
La sanità che funziona a singhiozzo. Serd e Igiene mentale nel mirino
Ancora sanità, ancora carenze di medici e disservizi al centro del dibattito politico che si è sviluppato in consiglio comunale. Stavolta si parla di Servizio per le Dipendenze (ex Sert, ora Serd) dove "la carenza di medici crea un disservizio molto grave per gli utenti del territorio con una discrasia fra l’attività di programmazione e la risposta da dare ai cittadini in situazioni di estrema fragilità. Il depotenziamento della sanità pubblica ci preoccupa: il confronto politico su queste tematiche è necessario, proprio per stabilire coi territori una serie di priorità che riteniamo ormai improcrastinabili". Così il sindaco Luca Secondi ha risposto all’interrogazione della consigliera Loriana Grasselli (Psi) sulla situazione dei Servizi Serd e Igiene Mentale. La rappresentante della maggioranza aveva denunciato "il forte ridimensionamento negli ultimi anni, che ha determinato un pericoloso restringimento dei percorsi terapeutici".
Attualmente al Serd vi è un’equipe che prende in carico gli assistiti che necessitano di piano riabilitativo personalizzato ed è composta da uno psicologo, un assistente sociale e un’infermiera, con la collaborazione degli educatori dell’Unità di Strada; manca la funzione del medico che garantisce i colloqui, la prescrizione della terapia con compilazione dei piani terapeutici, ove necessario, e che rivaluta il paziente. Il sindaco ha letto in aula la risposta della direttrice del Distretto Alto Tevere dell’Usl Daniela Felicioni riferendo che nell’ambito del Servizio Dipendenze è stata allestita anche la nuova sede del Centro per il Trattamento del Gioco d’Azzardo Patologico, che viene garantito da una psicologa assunta dalla Usl a tempo determinato e da un’assistente sociale dipendente. Inoltre "nel Serd è stato implementato il team degli infermieri per la somministrazione delle terapie, i prelievi e rimodulato l’orario, garantendo l’apertura sei giorni su sette". Ma è imminente il pensionamento di entrambi i medici che ha indotto la Usl ad acquisire le disponibilità di psichiatri che hanno vinto il recente concorso. In tale prospettiva gli stessi medici "saranno affiancati nelle loro attività dal coordinatore aziendale Mariano Pedetti. Nella nota è stato riconosciuto che "risulta particolarmente difficoltosa la gestione integrata dei pazienti complessi con doppia diagnosi, dipendenze e psichiatria, a causa della difficoltà di garantire la presenza contemporanea delle figure professionali necessarie, in particolare dei medici".