REDAZIONE UMBRIA

La razzia: rubate dodici tartarughe. E i ladri portano via pure i cactus

Colpo nelle campagne di Umbertide: una delle piante è alta quasi due metri. Sottratti anche alcuni bonsai

La razzia: rubate dodici tartarughe. E i ladri portano via pure i cactus

Un furto veramente sui generis quello avvenuto nelle campagne umbertidesi a cavallo tra il Sabato santo e la notte di Pasqua. Sullo sfondo un possible traffico di animali.

Ad essere rubate animali e piante: nello specifico 12 tartarughe e tre cactus di grandi dimensioni (uno alto quasi due metri). Ma non basta: sparite anche una decina di piantine di ulivo destinate a bonsai e altri cactus di piccole dimensioni. Insomma una vera e propria razzia ai danni di un appassionato allevatore e coltivatore, del valore di qualche migliaio di euro.

Luogo del "delitto" un appezzamento di terreno in via Case sparse, nella zona del cosiddetto "conservone", area di campagna che circonda il cimitero cittadino e che il titolare dell’allevamento ha ricevuto in comodato d’uso da parte di una famiglia amica.

E’ stato lo stesso titolare a segnalare il fatto su Facebook oltre a denunciarlo hai Carabinieri di Umbertide e ai Carabinieri forestali Nucleo Cites (servizio che si occupa della tutela di piante ed animali protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). I ladri – si presume più di uno – si sono introdotti nel terreno, molto ben curato e gestito, dopo aver tagliato la rete di recinzione dell’area. Qui, indisturbati – la zona è isolata – hanno fatto man bassa di animali e piante caricandole presumibilmente su un furgone.

Sconsolato il titolare che ha affidato ai social il suo sfogo: "Anni di lavoro, di passione e di soldi buttati via. Non riesco neppure ad arrabbiarmi per quanto mi dispiace. Gli animali sono microchippati e con i documenti in regola, documenti ovviamente in mio possesso".

Animali posseduti regolarmente quindi, allevati con perizia e competenza. Dietro il furto un possibile traffico di animali illegale.

Nel settembre del 2021 lo stesso appezzamento di terreno aveva ricevuto un’altra visita assai poco gradita. Dopo un furto in una casa nella vicina zona del Faldo, una banda di criminali, approfittando della posizione defilata, vi aveva portato e poi aperto una cassaforte, risultata poi un armadio per armi pieno di fucili da caccia. Si trattava di ben sette fucili regolarmente denunciati dal proprietario. Un bottino molto difficile da gestire, tanto che i malviventi avevano preferito abbandonarli nel campo.

Pa.Ip.