
I consiglieri del centrodestra di Passignano sul Trasimeno
Il premio infiamma la politica. A Passignano la consegna del riconoscimento “La Perla del Trasimeno“ nel corso della settima del Palio ha suscitato la reazione dell’opposizione. I consiglieri Alessandro Moio, Elisa Rampini, Ermanno Rossi e Luigi Sessa presenterà un’interrogazione urgente in Consiglio comunale contestando l’assegnazione del premio “Perla del Trasimeno“, ufficialmente dedicato ai sindaci di Gaza coinvolti del progetto Land che Tsa e l’Unione dei Comuni stanno portando avanti in Palestina e consegnato simbolicamente lunedì sera alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti.
"È inaccettabile – dichiarano Moio, Rampini, Rossi e Sessa – che uno degli eventi clou della settimana del Palio, l’Incendio del Castello, venga sfruttato come palcoscenico per garantire visibilità alla presidente Proietti, che ha poi approfittato dell’occasione per intervenire su un tema delicato come la questione palestinese". I consiglieri di centrodestra definiscono la scelta "strumentale e fuori luogo". E ancora, "grave che il sindaco Pasquali, politicamente indebolito dopo la sconfitta nella corsa alla presidenza della Provincia di Perugia e il passo indietro dalla guida del Pd regionale, trasformi un momento di festa popolare e uno spazio che è di tutti in un’occasione di propaganda".
Per questo l’opposizione chiederà che il premio, dal prossimo anno "venga attribuito a una personalità che abbia dato lustro a Passignano o a un cittadino passignanese con meriti concreti e venga istituita una commissione comunale indipendente, in grado di assicurare trasparenza, equilibrio e condivisione nella scelta del destinatario del premio, oggi nelle sole mani del sindaco e della Giunta, senza alcuna procedura formalizzata".
Nel contestare le scelte relative alla gestione degli eventi la stessa opposizione ha denunciato anche un impoverimento del cartellone estivo: come Isola del Libro Trasimeno che ha scelto di migrare in Toscana per i suoi salotti letterari, oppure il mancato svolgimento nella tradizionale di giugno della notte bianca (non è nota una nuova data) e l’unica esibizione locale di Moon in June a Castel Rigone, mentre per Trasimeno Blues che torna “a casa“ è fissata una data, considerata troppo poco per valorizzare il luogo che ha dato i natali alla manifestazione.