REDAZIONE UMBRIA

La grande musica C’è Niccolò Fabi al Lyrick

Martedì il cantautore torna ad Assisi con la data umbra del “Meno per Meno Tour“. Un concerto in due parti, prima volta con l’orchestra

La grande musica C’è Niccolò Fabi al Lyrick

Unica tappa in Umbria, martedì 16 maggio alle 21 al Teatro Lyrick per il “Meno per Meno Tour“, nuova avventura artistica e musicale di Niccolò Fabi (nelle foto), uno dei più importanti, sensibili e raffinati cantautori del panorama nazionale che da 25 anni insegue un suo percorso incentrato sulla ricerca della libertà espressiva e l’urgenza creativa. Il concerto (prevendite dei biglietti sui circuiti TicketOne e TicketItalia) è diviso in due parti ben distinte: nella prima Fabi rivive intimamente con il pubblico la sua storia di parole e musica mentre nella seconda presenta per la prima volta live l’ultimo album “Meno per Meno”, accompagnato per l’occasione dal suono dell’Orchestra Notturna Clandestina del maestro Enrico Melozzi.

Fabi, ma come sarà la prima parte del concerto?

"Sarà un un momento di totale libertà, vicinanza e condivisione con gli spettatori. Ci sono io, da solo, sul palcoscenico e questo mi permette di avere un rapporto diretto con il pubblico e di suonare in maniera più libera, cambiando la scaletta ogni sera o facendo anche canzoni che non propongo di frequente",

Un viaggio tra le canzoni della sua carriera?

"Sì, ma senza ordine cronologico né voglia di fare riassunti. E’ uno spazio libero, con le canzoni che mi va di suonare, seguendo un iter emotivo, non riepilogativo".

E poi si approda alla seconda parte dello spettacolo..

"Che è è diametralmente opposta alla prima, con una scaletta programmata e rigorosa, più ricca di orchestrazioni e suggestioni sonore. Anche il disegno luci cambia molto, per creare varietà e discontinuità e mettere in luce gli aspetti migliori delle due parti, il minimalismo e l’asciuttezza, poi la ricchezza di soluzioni sonore".

La sua musica cambia con la presenza di un’orchestra?

"Di sicuro regala una maestosità ed epicità maggiore, con un’orchestrazione fatta per evitare che si esageri con il sentimentalismo e aggiungere invece una potenza emotiva. Nasce dal desiderio di dare a chi mi ascolta una sfumatura diversa che non significa un cambio di direzione da parte mia. Le persone che mi seguono lo fanno da tanto tempo, è giusto che trovino qualche volta qualcosa di diverso".

Il risultato di “Meno per Meno“ è Più, vero?

"Già è la formuletta matematica imparata da piccolo, anche dalla negatività vengono fuori risultati positivi. Per me la musica malinconica ha il potere di trasformarsi in conforto".

Con Assisi ha un legame forte?

"Sì, sono stato più volte al Lyrick, è diventato una tappa fissa e nel 2016 per il tour di “ Una somma di piccole cose” abbiamo fatto l’allestimento per qualche giorno. E’ un posto a me familiare".

Sofia Coletti