“Le Macchine Celibi“, la cooperativa che si è aggiudicata la gestione dei servizi del circuito museale comunale dopo la gara d’appalto interviene per fare chiarezza in merito alle polemiche e alla mobilitazione della Filcams Cgil che chiede il reintegro di tutti i 20 lavoratori dei musei. "Il cambio di appalto – dice – è stato effettuato tenendo in considerazione l’elenco del personale museale pubblicato dal Comune nell’ambito dei materiali di gara e confermato dall’elenco del personale attualmente impiegato che ci è stato fornito il 15 marzo dalla ditta cessante. Entrambi gli elenchi confermavano la presenza di 10 operatori museali. Nell’elenco e dunque nell’organico attuale non c’era nessun operatore addetto al bar, perché il servizio era stato sospeso a giugno. Dunque, la tutela dei lavoratori impiegati al servizio bar sarebbe stato opportuno praticarla a quella data e non alla data odierna quando, di fatto, non esiste alcun lavoratore impiegato in questa tipologia di servizio".
Secondo punto: "La clausola sociale è stata pienamente ottemperata e ne fa fede il verbale dell’accordo firmato dal Uil Trasporti". La cooperativa ricorda infine l’incontro del 29 marzo per venire incontro alle istanze manifestate. "In quella sede si è detta disponibile, sacrificando le aspettative del proprio personale in organico, a assumere anche il personale impiegato dal precedente gestore a tempo determinato, pur non avendo obbligo, purché nel quadro della sottoscrizione del verbale di accordo con la Cgil, che ha rifiutato tale disponibilità".