La Contessa inadeguata: "Intollerabile strozzatura tra Umbria e Marche"

Un convegno a Fano rilancia la questione dell’infrastruttura: riproposto il progetto di una nuova strada a fondovalle già presentato nel 2008.

La Contessa inadeguata: "Intollerabile strozzatura tra Umbria e Marche"
La Contessa inadeguata: "Intollerabile strozzatura tra Umbria e Marche"

Che la strada della “Contessa” fosse uno snodo importante per la viabilità interregionale e nazionale da un punto di vista turistico e commerciale era cosa nota. Il ruolo è stato evidenziato dalla sua chiusura per lavori urgenti ed inderogabili di ristrutturazione ed adeguamento, che sono tuttora in corso e che dovrebbero terminare antro l’anno. A rimarcarlo è stato l’incontro tenuto a Fano per iniziativa dell’Udc provinciale di Pesaro-Urbino in collaborazione con le sezioni di Fano e Cagli dove la ss 452 è stata analizzata a fondo, in un’ottica di potenziamento del collegamento Fano-Roma. Il vero punto critico della viabilità tra Fano e la capitale è proprio la “Contessa”, un imbuto che rallenta il traffico, anche in virtù del passaggio di mezzi pesanti, a causa del percorso in salita e della galleria sul valico. Una strozzatura, insomma, non più adeguata alle necessità di collegamento tra Umbria e Marche.

Una tesi corroborata dai dati emersi da un monitoraggio eseguito negli scorsi anni, per sette giorni di fila 24 ore su 24. Sulla “Contessa” si raggiungevano punte di oltre 11mila veicoli giornalieri, con minimi di 5800 in determinati giorni dell’anno. La conferenza stampa ha visto la partecipazione di istituzioni politiche, Associazioni di Categoria come Cna, Confartigianato, Confesercenti ed è stata ovviamente seguita con grande attenzione anche dalle forze politiche e sociali eugubine, a cominciare da quelle rappresentate in Comune.

Nel corso dei lavori è emersa la necessità di un’azione che recuperi il progetto preliminare di un nuovo tracciato finanziato nel 2008 dalla Fondazione Perugia della SS 452. L’elaborato, opera di un importante studio tecnico perugino, prevede tre soluzioni tra cui una a fondo valle che consentirebbe una maggior scorrevolezza, un minor consumo di carburante e di conseguenza economia nella spesa e nell’emissione di sostanze inquinanti. La conferenza stampa richiama ed affianca l’analoga iniziativa a livello parlamentare del senatore De Poli. Il progetto della Fondazione era stato consegnato, purtroppo senza riscontri, ad enti ed istituzioni eugubine, umbre e marchigiane. Lascia pensare il fatto che il rilancio avvenga, dopo anni che rappresentano anche occasioni perdute, dal fronte marchigiano.