
La città fa il tifo per Gubbini Sarà operato a Perugia Ieri l’autopsia sul cavallo
Sotto stretta osservazione il cavaliere Massimo Gubbini, ferito in maniera grave durante le prove libere di sabato scorso. Il trasferimento presso il reparto maxillo-facciale di Perugia è questione di ore, tutto è stato predisposto. Dall’ospedale traspare ottimismo e prudenza, per questo per il trasporto a Perugia si è deciso di prendere tutto il tempo necessario per scongiurare qualsiasi complicazione. Il paziente ieri risultava ancora ricoverato alla struttura complessa di Rianimazione del ’’San Giovanni Battista’’ di Foligno diretta dal dottor Giammichele Nicoletta. Le sue condizioni sono giudicate "stabili" dai sanitari che lo hanno in cura. Gubbini sta eseguendo tutte le valutazioni specialistiche del caso ed è attentamente seguito dallo staff del reparto di Rianimazione. Intanto ieri mattina è stata eseguita l’autopsia su Ginger Beer, il cavallo col quale Gubbini correva al momento dlel’incidente al campo della Quintana.
L’esame si è svolto alla Clinica veterinaria universitaria di Perugia. Il caso è stato attenzionato anche dalla Usl, Servizio salute animale, con una relazione e una serie di considerazioni. Sull’episodio si sono scatenati gli animalisti, con tre sigle sul piede di guerra. La Lav ricorda anche l’episodio del 2017 con Wind of Passion. "Si tratta di una mattanza a cielo aperto", ha detto Nadia Zurlo, responsabile Lav Area Equidi. L’organizzazione internazionale protezione animali, con il presidente Massimo Comparotto, chiede "l’abolizione di ogni Torneo, Giostra, Quintana che faccia gareggiare cavalli: troppi i cavalli morti e infortunati per queste competizioni. La tradizione non vale la vita di un essere senziente". All’attacco anche l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente): "Presenteremo un esposto in Procura per chiedere indagini in merito a questo incidente dove potrebbe esserci il maltrattamento di animali". Su questo tragico incidente anche le parole del sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini: "Esprimo la solidarietà e vicinanza della città, conosco Massimo, le sue grandi doti umane e le sue impareggiabili capacità tecniche: sono sicuro che uscirà pienamente vittorioso anche da questa sfida, con la grinta e la determinazione che lo contraddistinguono.
Un pensiero di profonda commozione per la morte della cavalla Ginger Beer. Anche in queste tristi circostanze, la grande famiglia quintanara ha mostrata encomiabile spirito di fratellanza e solidarietà, ne sono davvero orgoglioso. Chi conosce la Quintana, sa che la tutela e la sicurezza dei cavalieri e dei cavalli sono la priorità e l’elemento centrale della manifestazione stessa".
Alessandro Orfei