
Il passaggio pedonale dell'impianto
Perugia, 3 marzo 2017 - Il collaudo degli ascensori è stato fatto, ora manca soltanto il nulla-osta all’entrata in servizio da parte dell’Ustif, l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero che rilascia il documento ai fini della sicurezza. Insomma, siamo vicini alla meta. Il taglio del nastro dei due impianti che da via XIV Settembre si ricollegano al terminal Pincetto del minimetrò è imminente: l’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese parla di sabato 11 come data papabilissima. «Con l'inaugurazione – spiega – tutta l’area sarà rimessa in sesto, asfalto e arredo urbano compresi, seriamente compromessi da un cantiere difficile». Ma c’è già qualche cittadino che avanza dubbi sulla sicurezza del percorso pedonale e della rampa per disabili che immette agli ascensori: il tratto è al limite dell’accesso in galleria e in effetti se non si è svelti con il freno c’è il rischio di investire un pedone o un passeggero che scende dal pullman. Anche perché la visibilità, soprattutto per le auto in uscita dalla Kennedy, è molto limitata e il margine tra le strisce e il tratto pedonale è veramente ridotto ai minimi termini. Calabrese minimizza e confida nel senso civico degli automobilisti, ma non esclude che a cantiere completamente sgomberato e a rotatoria finita, possano essere adottati ulteriori accorgimenti per mettere la rampa più in sicurezza. Intanto, in via XIV Settembre si torna a sperare nella normalità. «CONFIDO nei due nuovi ascensori – ammette Andrea Minelli del bar «Caffè corretto» –, anche perché qui la situazione era diventata molto complicata. Con la chiusura del vecchio impianto, soprattutto per gli anziani, era difficile salire in centro e si erano creati parecchi disagi per tutti. Speriamo dunque che la zona tragga beneficio dalla nuova struttura. Ne avevamo bisogno». Intanto Alessandra Cioccoloni approfitta per lanciare un messaggio al Comune: «L’amministrazione – dice – dovrebbe agevolare tutte le attività imprenditoriali e non solo quelle di Corso Vannucci. Mi riferisco soprattutto alle start-up giovani che se opportunamente sostenute, poi potrebbero occuparsi degli arredi urbani e della piccola manutenzione del verde, contribuendo al decoro, che qui intorno davvero latita». Basta uscire dal bar e fare quattro passi nei dintorni per rendersene conto: guard rail arrugginiti e divelti, aiuole ridotte a sterpaglie, marciapiedi dissestati. E’ di nuovo Calabrese a parlare: «Nel giro di pochi mesi la zona sarà risanata completamente. Ci sono progetti in cantiere anche per il tunnel che portava ai vecchi ascensori del Pincetto. Le idee non mancano, quello che manca invece sono le risorse e non ci sembra il caso di spremere i cittadini con la richiesta di nuove tasse».