
"Io e il mio papà siamo come una squadra"
PACIANO – "Andremo a Roma e darò la mano al presidente Mattarella. Gli dirò che sono contento di essere lì e che sono onorato". Mentre si gode la sua gita a Torino Sebastiano è già con la mente all’incontro con il Capo dello Stato che lo farà giovane "Alfiere della Repubblica". Ma per lui, che è un bambino di nove anni, conta più di tutto che il suo papà stia bene e sia ancora al suo fianco ed è lui stesso a dircelo per telefono: "Io e il mio papà siamo una squadra, io gli voglio troppo bene". Sebastiano aveva già ricevuto un riconoscimento anche dal sindaco di Paciano Riccardo Bardelli durante una seduta del consiglio comunale, un encomio "per la maturità e il coraggio dimostrato nel cercare e trovare soccorso al padre vittima di un malore percorrendo da solo chilometri di strada nel bosco", aveva scritto il primo cittadino nella pergamena che Sebastiano si era stretto al petto, sicuro e orgoglioso di tutto ciò che rappresentava. "Per noi - le parole di mamma Caterina - conta soltanto che non siano rimasti traumi legati a quella esperienza. Temevamo potessero arrivare incubi o conseguenze legate alla paura provata in quel momento, invece lo vediamo tranquillo e per noi è la cosa più importante di tutte".
Sa.Mi.