Insulti-social agli avvocati della mamma assassina

L’inciviltà corre in rete dopo la condanna di Erzsebet Katalin Bradacs a 20 anni di reclusione per aver ucciso il figlio di 2 anni. "Gogna mediatica”

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Perugia, 26 maggio 2023 – All’indomani della condanna a 20 anni di reclusione per la madre che ha ucciso a coltellate il figlio di appena due anni si è rinnovato sui social lo spettacolo dell’inciviltà.

I commenti inaccettabili ad alcuni articoli sulla vicenda, sono stati rivolti all’avvocato Enrico Renzoni, del Foro di Perugia, ed al collega Luca Maori difensori della donna condannata per aver commesso a Città della Pieve l’omicidio aggravato del figlio di due anni. Purtroppo questo era già accaduto all’indomani dell’arresto della donna nell’ottobre del 2021.

"E’ intollerabile – aveva detto allora l’avvocato Renzoni – che chi sta svolgendo il proprio lavoro sia sottoposto a una gogna mediatica di questo genere". "Piena solidarietà e vicinanza" erano già stati espressi a Renzoni dal Consiglio dell’Ordine di Perugia che ricordava come il legale sia "’colpevole’ solo di avere adempiuto al proprio ruolo difensivo, costituzionalmente previsto e garantito".

"Simili biasimevoli atteggiamenti – era stato detto dall’Organismo - ledono non solo l’immagine del collega ma dell’Avvocatura tutta: non può in alcun modo legittimarsi tale linciaggio mediatico solo perché il collega è stato chiamato a difendere una persona accusata di aver commesso un delitto, seppur efferato. Troppo spesso, ed in special modo in casi con contorni mediatici, si assiste ad uno svilimento del ruolo dell’Avvocatura e della sua nobile funzione costituzionalmente sancita: il ruolo che ogni avvocato è chiamato a svolgere costituisce un presidio al diritto di difesa di ogni cittadino, contro ogni sorta di potere arbitrario ed illegittimo. Inoltre il compito garantito dal difensore di ufficio è la massima espressione del ruolo costituzionalmente attribuito alla difesa, integrando per gli avvocati una ulteriore responsabilità sociale".