MICHELE NUCCI
Cronaca

Anziani e influenza, ospedale sotto pressione. "In tanti con la polmonite. Occhio a non banalizzare"

Mecocci (Geriatria): "Organizzazione migliorata, ma serve vaccinarsi"

Perugia, 12 gennaio 2024 – L’influenza mette sotto pressione anche l’ospedale di Perugia: i reparti di Medicina ‘scoppiano’ di pazienti con complicazioni, anche se l’organizzazione dei reparti negli ultimi due mesi è migliorata e permette – al momento – di non avere barelle lungo i corridoi (se non in rari casi). Patrizia Mecocci, direttore della Struttura Complessa di Geriatria dell’ospedale del capoluogo, racconta di come gli anziani restino una delle categorie più a rischio in questo periodo.

"Non solo per l’influenza stagionale ma anche per il Covid – spiega –. Qui e negli altri reparti siamo relativamente sotto pressione, però rispetto agli anni scorsi la situazione è migliorata. E questo lo si deve anche grazie all’organizzazione di ricoveri-dimissioni coordinata con il Pronto soccorso, che ci consente di non ritrovarci con quel brutto spettacolo delle barelle lungo i corridoi. Le complicazioni principali negli anziani – ma non solo – sono quelle legate alle polmoniti: in questo momento abbiamo 4 anziani su 24 ricoverati con questo problema. E voglio aggiungere che l’influenza non è mai banale, come il Covid: c’è chi manifesta sintomi leggeri e chi invece è costretto al ricovero".

Mecocci evidenzia però che ancora qualche problema c’è nei rapporti con la medicina del territorio. "Beh sì, la questione è quella dei pazienti dimissibili che potrebbero essere ricoverati nelle strutture territoriali proprio perché non più in fase acuta: su questo c’è ancora da migliorare". Il primario di Geriatria ricorda di nuovo l’importanza della vaccinazione. "E’ fondamentale e non solo per gli anziani e i fragili, dovrebbero farla tutti. Servono però campagne di comunicazioni massicce, che sensibilizzino i cittadini". Campagna che forse quest’anno è stata più debole del solito (lo sapremo meglio con i dati a fine stagione).

"Per gli anziani sono determinanti anche altri aspetti niente affatto secondari - continua la professoressa Mecocci –: il primo è l’alimentazione. I 90enni influenzati non possono star senza mangiare due o tre giorni, è importante che le famiglie e i medici si ricordino di farli nutrire in modo quanto più regolare possibile, altrimenti l’influenza potrebbe risultare anche più problematica. E poi alcuni accorgimenti importanti come quello di evitare che le persone di una certa età restino stese a letto intere giornate: meglio sarebbe la poltrona proprio per evitare che le polmoniti manifestino poi complicazioni".