Infermieri, si torna ad assumere L’Asl: "Una necessità urgente" Contratti a tempo indeterminato

Pronte le prime tredici chiamate: i nomi individuati nella graduatoria del concorso 2021. Sostituiranno chi va in pensione. Ma restano 500 posti vacanti: "Grave mancanza di personale".

Infermieri, si torna ad assumere  L’Asl: "Una necessità urgente"  Contratti a tempo indeterminato

Infermieri, si torna ad assumere L’Asl: "Una necessità urgente" Contratti a tempo indeterminato

di Roberto Borgioni

PERUGIA

Una goccia nel mare della sanità umbra, o forse qualcosa di più. Forse un segnale che indica la ripresa di un cammino virtuoso: in settimana, l’Asl1 ha pubblicato la delibera per l’assunzione a tempo indeterminato di tredici nuovi infermieri. Il numero non è da applausi, visto che la carenza stimata nel ruolo è di circa 500 professionisti, ma sono quelle due parole, "tempo indeterminato", ad avere significativa valenza. Non si tratta cioè di contratti a termine o di semplici ingressi periodici per tappare buchi estivi in organico, ma di infermieri che entrano in pianta stabile e fissa nella squadra della salute gestita dall’Asl perugina.

Un segnale forte, insomma, che va oltre il freddo numero. Di fatto, l’Asl sblocca il turnover degli infermieri, dopo un lungo periodo di stasi in cui tanti uscivano e nessuno entrava a rilevarne ruolo e mansioni. Nella delibera, datata 24 maggio, si ammette esplicitamente la "grave carenza di personale" e l’altrettanto "urgente necessità di provvedere alla copertura di 13 posti complessivi da infermiere, che si sono resi o si renderanno a breve vacanti per cessazione di servizio a vario titolo di dipendenti a tempo indeterminato".

Ecco, dunque, il ritorno del turnover. Che di certo non basta a coprire i posti vacanti, né a sciogliere i nodi che strozzano ambulatori e ospedali gestiti dall’Azienda sanitaria perugina. Gli almeno 500 professionisti che mancano all’appello, denunciano i sindacati, provocano inevitabilmente "orari pesantissimi, necessità di ricorrere a straordinari, con ferie e permessi non goduti dagli infermieri in servizio, oltre a croniche carenze nei turni notturni e festivi". Però le tredici assunzioni sono comunque un segnale.

Non ci sarà bisogno di una nuova selezione per scegliere i rinforzi. Lo spiega chiaramente la stessa Asl nella delibera: "Alla copertura a tempo indeterminato dei suddetti posti di infermiere – è scritto – si procederà mediante utilizzo della graduatoria approvata dall’Azienda Usl Umbria 2 con delibera del Direttore Generale n.830 dell’8.6.2021, formulata in esito al concorso pubblico per la copertura di posti nel medesimo profilo professionale". E ancora si specifica: "Le assunzioni a tempo indeterminato disposte con il presente atto risultano coerenti con il Piano del Fabbisogno provvisorio di personale per il triennio 20232025". Dunque nessuno sforamento del budget e nessuna necessità di provvedimenti straordinari. L’ingresso in organico dei primi tredici nuovi infermieri a tempo indeterminato era già stato stabilito. Basterà a dare un po’ di respiro a un sistema che ha da anni il cappio stretto al collo?