“Indizi“ diventa un festival alla Sala Cutu Musica, teatro e poesia con artisti umbri

“Indizi“ diventa un festival alla Sala Cutu  Musica, teatro e poesia con artisti umbri

“Indizi“ diventa un festival alla Sala Cutu Musica, teatro e poesia con artisti umbri

In un’intensa versione mini-festival torna a Perugia “Indizi“, storica rassegna del Teatro di Sacco arrivata all’edizione numero 27. Va in scena questo week-end, da venerdì 24 a domenica 26 marzo, alla Sala Cutu che riapre i battenti alla storica manifestazione culturale. "Dopo il complicato periodo pandemico – spiegano dal Teatro di Sacco – e nonostante le difficoltà per l’assenza di risorse, che avrebbero permesso di programmare una stagione sostenibile e più ricca di spettacoli, siamo ancora molto motivati ad incuriosire, a far riflettere, a condividere emozioni. Lanciando il mini Festival Indizi per coinvolgere il pubblico e creare una sinergia tra gli artisti protagonisti, tutti umbri di origine o di adozione". Ecco allora tre spettacoli tra musica, teatro e poesia: "Un’offerta culturale trasversale per raggiungere diversi interessi".

Si comincia venerdì alle 21 con “I love Gershwin“ di e con Claudia Aliotta (nella foto), con Luca Cipiciani al piano: riflettori sui brani più noti del compositore statunitense alternando il canto con aneddoti sulla sua vita e sulla produzione musicale. Sabato sempre alle 21 sarà la volta di Stefano de Majo che firma e interpreta “Imperator“ - Memorie di Adriano“, pièce originale e potente che rievoca i classici rendendoli vivi e presenti con i movimenti scenici e le musiche dal vivo di Emanuela Boccacani al flauto, handpan, campane tibetane e percussioni. Il finale del Fesitva, domenica alle 18, è affidato ad un racconto tridimensionale, “ La notte fosforescente“ di Annamaria Farabbi, che unisce tre esperienze artistiche. Alla scrittura si sono aggiunte la musica, scritta da Angelo Benedetti e le voci dell’attore Roberto Biselli e dell’autrice che chiude l’opera unendola alla forza delle sue parole. Per una tessitura narrativa che suggerisce varie, dalla qualità della figura del bidello a una didattica che richiama l’essenza di Don Milani.