REDAZIONE UMBRIA

Schianto fatale, migliora uno dei due ventenni feriti

Autopsia sui due ragazzi che hanno perso al vita nell'incident a Montecastrilli

Montecastrilli (Terni), incidente: morti due giovani

Montecastrilli (Terni), 29 luglio 2019 -   Migliorano le condizioni del 20enne rimasto ferito nello schianto che all’alba di sabato a Montecastrilli ha ucciso David Leonardi, 31 anni, e Catalin Iuoras, 19. Stazionarie, invece, le condizioni dell’altro ferito, un 25enne, il cui quadro clinico complessivo era apparso subito più preoccupante. I quattro ternani, dopo aver trascorso la nottata in una discoteca della zona, viaggiavano nella Golf condotta da Leonardi e che si è scontrata frontalmente con un camion della grande distribuzione alimentare. I due feriti, fa sapere l’ospedale Santa Maria, rimangono in prognosi riservata ma il 20enne, che già nella serata di venerdì aveva ripreso a respirare autonomamente, è vigile e sembra sulla via del recupero.

Resta comunque in Rianimazione e sarà sottoposto ad intervento chirurgico ortopedico. Stazionarie, invece, le condizioni del 25enne, anch’egli ricoverato in Rianimazione: il ragazzo rimane sedato, dopo essere stato sottoposto a una complessa procedura neurochirurgica. Intanto saranno eseguite oggi le autopsie sulle vittime dell’ennesimo incidente stradale che getta la comunità nello sconforto. I carabinieri di Amelia, che conducono le indagini, hanno ormai pochi dubbi sulla dinamica dello schianto. L’auto, all’altezza di una semi-curva, avrebbe parzialmente invaso l’opposta corsia, schiantandosi a velocità elevata sul mezzo pesante che sopraggiungeva (illeso l’autista, un cinquantenne inevitabilmente sotto choc).

L’incidente si è verificato intorno alle 4.30 di sabato lungo via dello Scalo, nelle vicinanze dello svincolo per la E45, con i quattro ragazzi, residenti tutti nella zona di Quartiere Italia, a Terni, che si apprestavano a tornare a casa dopo una serata che doveva essere di divertimento. Venerdì sera si è proceduto all’espianto delle cornee del 19enne, dopo il consenso della famiglia e il via libera della magistratura.

Stefano Cinaglia