REDAZIONE UMBRIA

Incendio alla Ferrocart Dati, indagini e polemiche

Attesi i risultati sui livelli di diossine. Nel mirino anche i rilevamenti dell’Arpa. Vigili del fuoco e forze dell’ordine cercano di individuare le cause del rogo

Tra oggi pomeriggio e domani mattina sono attesi i risultati delle analisi di Arpa sui livelli di diossine sprigionate dal maxirogo della Ferrocart di Maratta, dove dal pomeriggio di domenica all’alba di lunedì hanno bruciato centinaia di quintali di materiali plastici accatastati. Oltre al risvolto ambientale, che non a caso aveva portato il Comune in via precauzionale a chiudere le scuole lunedì mattina, la vicenda fa registrare aspetti giudiziari e di polemica politica che ripropongono la mai risoolta questione ambientale della Conca. Intanto squadra di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco e forze dell’ordine cercano di individuare le cause del rogo, raccogliendo le testimonianze e visionando le immagini del sistema di telesorveglianza di cui l’azienda sarebbe dotata. Poi ci sono gli esposti, quello del consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) alla Commissione Antimafia (tre i roghi del genere a Terni in due anni, cinque in Umbria) e quello in Procura di Europa Verde Umbria, che oggi presenta "il dossier sulla mappa dei roghi di rifiuti in Italia con le statistiche dal 2014 in poi". Bufera a livello politico, con le opposizioni scatenate. Il consigliere Alessandro Gentiletti (Senso Civico) chiede una Commissione d’inchiesta comunale. Il gruppo del M5S attacca: "Nonostante l’incendio di Maratta le centraline dicono che è tutto ok. Stando ai dati dell’Arpa ieri (lunedì ndr) a Terni si respirava un’aria migliore di quella di Trento. Eppure per ore Terni è stata ricoperta da una colonna di fumo ". Il consigliere Francesco Filipponi (Pd): "Se l’attuale assessore all’ambiente non se lo ricorda il 21 giugno 2019 ha votato la delibera di Giunta che assegna ulteriore terreno limitrofo all’azienda Ferrocart per 41.738 euro".

Ste.Cin.