Importante donazione all’ospedale. Facilita le cure e riduce le attese

Dalla Fondazione Carifol l’aggiornamento dell’acceleratore lineare che tratta le patologie mammarie

Importante donazione all’ospedale. Facilita le cure e riduce le attese

Importante donazione all’ospedale. Facilita le cure e riduce le attese

Ospedale all’avanguardia grazie alla sensibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che, con l’ultima donazione, ha permesso l’aggiornamento del software per l’acceleratore lineare per la radioterapia intraoperatoria. L’aggiornamento, spiega l’Usl2, permette, nei casi selezionati di patologia mammaria, di effettuare un trattamento completo in un’unica seduta intraoperatoria, consentendo così di evitare il trattamento standard e quindi abbassando anche le liste d’attesa. "La Fondazione Carifol – commenta la presidente Monica Sassi – ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nel sostenere l’ospedale di Foligno con la volontà di concorrere ad offrire all’utenza dei servizi sempre più efficienti; con tale ulteriore azione vogliamo consolidare questa sinergia e ribadiamo la nostra attenzione ed ascolto a tutte quelle istanze tese alla promozione e benessere della salute". La Fondazione Carifol contribuisce all’integrazione dell’ospedale con le cure domiciliari e la medicina territoriale attraverso un supporto per la telemedicina. L’ente di Palazzo Cattani si è distinto infatti per l’attenzione e il costante dialogo con il territorio, "finanziando - ricorda la presidente Sassi - l’attivazione di prestazioni terapeutiche altamente specializzate, finalizzate alla prevenzione e rischio recidiva di gravi patologie, percorsi di accompagnamento e di riabilitazione per altre tipologie di pazienti, così come l’assistenza psicologica avviata all’interno dei reparti di oncologia". Ringraziamenti per la donazione e l’impegno della Fondazione sono arrivati dai vertici dell’ospedale e della Usl2. Il direttore Piero Carsili ha ricordato il progetto del dottor Gianfranco Lolli, responsabile della Breast Unit dell’ospedale, per l’innovazione e l’umanizzazione delle cure. "Questo aggiornamento tecnologico di un acceleratore lineare per radioterapia intraoperatoria (Iort) – spiega Lolli - permette, in casi selezionati di patologia mammaria, di effettuare un trattamento completo in un’unica seduta intraoperatoria, consentendo così di evitare il trattamento standard (25 sedute). Questa metodica risulta veramente vantaggiosa sia nel ridurre i trasferimenti verso le strutture di radioterapia da parte dei pazienti per lunghi periodi, sia per quanto riguarda la riduzione delle liste di attesa per i trattamenti standard. Inoltre tale trattamento per alcune patologie oncologiche addominali ha notevoli vantaggi a livello terapeutico". La Breast di Foligno, lo scorso anno, ha trattato 250 casi di tumore mammario.

Alessandro Orfei