SILVIA ANGELICI
Cronaca

Il video con l’ultimo appello: "Niente politica, siate umani"

Laura ha registrato il filmato il giorno prima di morire destinato ai parlamentari "Quando vedrete questo video non ci sarò più. Vi scongiuro, occupatevi di noi".

Laura ha registrato il filmato il giorno prima di morire destinato ai parlamentari "Quando vedrete questo video non ci sarò più. Vi scongiuro, occupatevi di noi".

Laura ha registrato il filmato il giorno prima di morire destinato ai parlamentari "Quando vedrete questo video non ci sarò più. Vi scongiuro, occupatevi di noi".

"Io sono Laura Santi. E quando vedrete questo video non ci sarò più, perché avrò deciso di smettere di soffrire per mia volontà e mio diritto". Inizia così l’appello postumo della giornalista perugina diffuso dal marito, Stefano Massoli, su Facebook, all’indomani della sua morte. La Santi spiega che la normativa attualmente al vaglio del Parlamento non è un intento di regolamentare il fine vita ma di escluderlo. "Non abbiate paura, non porterà a nessun abuso questo diritto. Vi chiedo buon senso di esseri umani – prosegue - Quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo". Sono le parole che la giornalista di Perugia morta lunedì a casa sua dopo essersi somministrata un farmaco per il suicidio assistito, ha voluto rivolgere ai parlamentari italiani in procinto di discutere il deceto legge sul fine vita.

"Vi prego, vi prego con tutto il cuore, fate quello che volete con la politica ma vi prego, Paese Italia, occupatevi delle sofferenze dei malati più gravi. Vi scongiuro. Oggi è Laura che parla a voi come esseri umani e sono sicura che dopo avere visto questo video ragionerete. Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi. Onorevoli, grazie - ha concluso - e buon proseguimento di vita".

Alla donna, affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla, erano stati riconosciuti a novembre tutti e quattro i requisiti previsti dalla sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito. Lo ha reso noto l’associazione Luca Coscioni. “Felice di sentirmi veramente libera di scegliere”, aveva detto all’epoca, pur non avendo deciso di avvalersi della procedura. È stata la prima umbra, e la nona persona in Italia, ad ottenere il via libera per l’accesso alla morte volontaria assistita.

E intanto proprio ieri l’ufficio di presidenza delle commissioni Giustizia e Sanità ha fatto sapere che il voto sul disegno di legge sul fine vita è stato rinviato a settembre. La richiesta di rinviare in autunno, dopo la pausa estiva, il voto degli emendamenti al disegno di legge in Senato, è stata condivisa da tutti i gruppi.

In Umbria comunque è stato raggiunto il quorum delle 3mila firme per la legge regionale di iniziativa popolare “Liberi subito“, promossa dall’associazione Luca Coscioni, di cui Laura è stata attivista e lucida testimonial, insieme al marito Stefano, “un eroe civile“, come amava chiamarlo anche nelle occasioni ufficiali.

S.A.