FABRIZIO PALADINO
Cronaca

Il tumore non ferma Silvia, si è laureata in Filosofia: “Così ho trovato la forza”

Madre di tre figlie, 59 anni, è riuscita a portare a termine tra una terapia e l’altra il percorso all’Università degli studi di Perugia

Silvia Tancini, 59 anni, madre di tre figlie, si è laureata all’Università degli studi di Perugia in Filosofia e scienze e tecniche psicologiche

Silvia Tancini, 59 anni, madre di tre figlie, si è laureata all’Università degli studi di Perugia in Filosofia e scienze e tecniche psicologiche

Perugia, 3 maggio 2025 – Da 10 anni lotta contro il cancro “una malattia dolorosa e inguaribile che mi accompagna”. Nonostante ciò Silvia Tancini, 59 anni, madre di tre figlie, mercoledì si è laureata all’Università degli studi di Perugia in Filosofia e scienze e tecniche psicologiche. Il titolo della tesi è più che mai significativo: “Il male fra fede e ragione”. Silvia ha trovato la forza di portare a termine, tra una terapia e l’altra, questo importante percorso di studio. “Mi sono iscritta a al Dipartimento con uno scopo ben preciso: conoscere e confrontarmi con la mente di chi ha saputo pensare in profondità nel corso della storia dell’umanità, per procurarmi così forza e senso nell’affrontare il cancro”. Lei è perugina ma ha pure vissuto a Città di Castello dove spesso si reca in ospedale per le cure del caso. “Il mio fine è stato raggiunto!” dice Silvia.

“Non avrei mai pensato di poter viaggiare da un’isola di pensiero all’altra e far vivere alla mia mente e, alla mia anima, vacanze così rigeneranti che mi hanno donato entusiasmo ed energia per affrontare la vita”.

L’argomento e il titolo della tesi, “Il male fra fede e ragione”, sono sorti proprio “dal mio desiderio di conciliare il pensiero laico e quello religioso sul problema del male e della sofferenza, perché spesso percepita come inutile, contrariamente al mio vissuto”.

“La mia lunga esperienza di vita in merito, infatti, mi suggeriva: il male come messaggio, come trasformazione, come apertura ad altro, così ho cercato di dimostrarlo per mezzo del pensiero di chi afferma l’esistenza di un divino e di chi lo nega”.

“Ho cercato e ho trovato: nel dolore si cela ogni forma di insegnamento. Basta saperne approfittare, senza limitarsi ad accettarlo passivamente e, sapere di non essere sola in questa convinzione, mi solleva da ogni senso di solitudine e da ogni timore di follia” ha specificato Silvia nella sua tesi di laurea.

“Concludo con la speranza – afferma la neo dottoressa – di poter continuare ad ampliare le mie conoscenze filosofiche, perché ho finalmente scoperto il mio pianeta: un luogo in cui il pensiero sacro e profano, in nome dell’amore, danno senso a ogni male”.

Silvia in questi lunghi anni dove ha combattuto la malattia si è sempre affidata ai social per condividere il suo percorso. Lei ha un cancro “in stato avanzato”, come sottolinea spesso. Non ha mai nascosto nulla della malattia, rendendola pubblica quasi come a sfidarla ogni giorno. Anzi, la sfida ogni giorno. Dal suo profilo Facebook si possono ammirare i sorrisi, le immagini sempre positive, propositive, vere. Fino al recente momento, per lei, di grande orgoglio: quello della laurea. Complimenti dottoressa, altra eroina dei nostri tempi.