"Il sogno? Portare la lirica a scuola"

Aprire una finestra nelle scuole italiane, da cui lasciar entrare le arie immortali. Quelle liriche di Giacomo Puccini. E’ questo uno dei tanti progetti a cui sta lavorando il Comitato promotore per le celebrazioni pucciniane, istituito dalla Presidenza del Consiglio per ricordare, nel 2024, il Maestro a 100 anni della scomparsa. Per valorizzare i luoghi che ha attraversato e proporre i suoi capolavori nei templi della musica, e oltre i confini dei teatri. "La scuola – dice il presidente del Comitato per le celebrazione pucciniane e maestro d’orchestra, Alberto Veronesi (foto) – ha il compito di fornire agli studenti tutti gli strumenti per poter realizzare i propri sogni e le aspirazioni. Per questo, attraverso la storia di Puccini vogliamo contribuire allo sviluppo della musicalità nei ragazzi e portare in classe il melodramma. E’ per questa ragione ci sentiamo vicini al Campionato di giornalismo. Perché è un modo per portare un mondo, quello del giornalismo, all’interno della scuola. E così, con la stessa passione, nel 2024 vorremmo portare un mondo, quello di Puccini, nelle classi. E poi le classi in teatro, nel mondo di Puccini, dove tutto si racconta. Per questo all’interno del Comitato siedono anche il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università. "Quando ero studente – ricorda Veronesi – la musica nella scuola pubblica aveva un ruolo marginale. Fu fuori che mi avvicinai a uno strumento". Imbracciò una chitarra, seguendo nel pomeriggio le lezioni di una insegnante. "E quell’incontro è stato per me rivelatore".Decise quindi di iscriversi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dopo il diploma, nel 1992, fondò l’Orchestra Cantelli di Milano, divenendone direttore artistico e musicale. Prima con la musica da camera poi con la grande lirica, Veronesi ha girato il mondo intero. "Contribuire a rinnovare la storia della musica, farla suonare nel presente e tramandarla alle nuove generazioni – prosegue – è uno degli impegni più appassionanti della mia professione". Il sogno realizzato di un bambino che pizzicando le corde di una chitarra classica è arrivato con la sua bacchetta fino sul podio, alla direzione delle più prestigiose orchestre. "Ricordo ancora la prima volta che ho diretto un’opera di Puccini, nel Gran Teatro di Torre del Lago a pochi passi dalla Villa in cui il Maestro ha composto alcuni dei suoi capolavori. In prima fila era seduto Tony Blair".