Il sindaco di Citerna: "Ignorato il territorio della Valtiberina"

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Nei giorni scorsi è stato ufficialmente nominato l’aretino Simone Viti alla guida dell’Ente Acque Umbre Toscane, succede al tifernate Domenico Caprini alla presidenza di questo ente che gestisce, tra l’altro, la diga di Montedoglio (foto). Con la nomina dell’ingegnere Viti -da parte del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani- "la Valtiberina è rimasta ancora una volta fuori dal consiglio di amministrazione dell’ente". E’ il pensiero che infiamma la polemica seguita a questa nomina. Dal fronte Valtiberino diversi esponenti della politica di Sansepolcro hanno esternato perplessità sulla mancata rappresentanza del comprensorio. Ora anche dall’Altotevere umbro si apre un fronte critico col sindaco di Citerna Enea Paladino che ha reso pubblica la sua posizione: "Le nomine sostanzialmente hanno escluso la nostra valle sia dalla parte umbra che toscana: il presidente è aretino, gli altri due membri, uno indicato dalla Regione Umbria è di Passignano sul Trasimeno, mentre la nomina ministeriale è arrivata da Napoli. Sono persone che non conosco e che sicuramente avranno grande competenza, ma faccio notare – scrive – che nel nostro territorio ci sono decine di professionisti che avrebbero potuto essere presi in considerazione, collaborando con le istituzioni locali". Il sindaco di Citerna aggiunge: "La diga è legata alla nostra valle non solo per la sua ubicazione, ma perché le sue sorti sono quelle della nostra terra. I fatti di Montedoglio sono ben impressi nella memoria della nostra gente. Occorre una riflessione – conclude – nei confronti di tutte le forze politiche umbre e toscane che probabilmente non conoscono o dimenticano la storia e l’importanza di questo territorio".