REDAZIONE UMBRIA

Il sacrificio di Venanzio Gabriotti "Ci insegna a difendere la libertà"

Nelle celebrazioni del 78° anniversario della fucilazione, le analogie con la guerra in Ucraina della vicenda personale di Venanzio Gabriotti si sono intrecciate con il significato della resistenza, con i valori della pace e della libertà. "La voglia di pace è tanta", hanno sottolineato Alvaro Tacchini e la presidente dell’Anpi Anna Maria Pacciarini in riferimento al sentimento condiviso a cui hanno dato voce i bambini che hanno partecipato alla cerimonia di ieri. "Nel difficile scenario internazionale in cui ci troviamo la vicenda di Gabriotti evoca fortemente il rapporto tra pace e guerra, la drammatica scelta dei nostri partigiani di combattere per riconquistare la libertà che è possibile solo in un mondo in pace". Le celebrazioni del settantottesimo anniversario della fucilazione di Gabriotti si concludono stamani nella Sala 43 della Biblioteca comunale Carducci a partire dalle ore 10 dove si svolgerà la premiazione del concorso rivolto alle scuole dall’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, che quest’anno ha avuto per tema "Vecchi mestieri vanno scomparendo e lasciano il posto ad attività sempre più innovative. Fai una indagine sul tuo territorio che confermi questa trasformazione ormai in atto da tempo". L’eroe Venanzio Gabriotti pagò con l’esecuzione sul greto del torrente Scatorbia i festeggiamenti con i partigiani dei giorni precedenti a Pietralunga per l’avvenuto lancio da parte degli alleati delle armi e dei rifornimenti per combattere l’invasore tedesco. Una circostanza che ha fatto correre il pensiero dei presenti proprio a quanto sta accadendo da mesi nel conflitto ucraino. "Oggi ci dobbiamo ricordare tutti di quanto sia importante avere la pace nel cuore e la libertà nella testa", ha detto il sindaco Luca Secondi.