Il rilancio passa da un Its in città: "Contro la crisi demografica"

Roberto Giannangeli, direttore della Cna regionale, punta sulle potenzialità dell’Istituto tecnico superiore

Un Istituto tecnico superiore per sostenere le imprese e contrastare la crisi demografica di Orvieto. La proposta di puntare con decisione su un Its viene da Roberto Giannangeli, direttore della Cna regionale. Il dirigente dell’associazione di categoria propone un intervento nel campo della formazione superiore che possa servire a sostenere l’occupazionee per le aziende orvietane e per cercare di invertire la tendenza allo spopolamento da parte dei giovani, dal momento che Orvieto presenta una percentuale di popolazione anziana più alta di quella già sopra la media italiana dell’Umbria. "L’attrazione di flussi turistici non sempre viene messa a sistema in città mentre ci sarebbero grandi potenzialità nella connessione con gli altri territori regionali e qui ci sarebbe tanto lavoro da fare, senza tentennamenti" dice Giannangeli. Ma non c’è solo il turismo. "Si deve lavorare sulla crescita di alcuni segmenti di impresa importanti in quest’area e penso ad esempio alle telecomunicazioni e alla meccanica".

Secondo Giannangeli: "L’Umbria sta perdendo popolazione, in dieci anni circa 36 mila persone, quindi il problema della demografia non è più rimandabile. Perché minor numero di abitanti, si traduce in meno personale, meno prodotto interno lordo, meno capacità di investire". Di un possibile Its da attivare ad Orvieto si è parlato anche nel corso di un recente incontro tra l’amministrazione comunale e il direttore dell’Its Umbria Academy, Nicola Modugno. Obiettivo del confronto è stato quello di valutare congiuntamente la fattibilità dell’avvio di un progetto pilota sul territorio di Orvieto anche alla luce delle linee di finanziamento presenti nella nuova strategia delle Aree interne. Nelle prossime settimane verrà avviato un tavolo con le associazioni imprenditoriali, a partire da quelle che fanno già parte della fondazione Its Umbria e con le quali ci sono già state delle interlocuzioni, per analizzare i fabbisogni delle imprese e costruire una proposta da mettere in rete con i campus già esistenti, ritagliata sulle specificità e le vocazioni del territorio come ad esempio quella agroalimentare. Cla.Lat.