SARA MINCIARONI
Cronaca

Il Palio delle Barche. Rione San Donato in trionfo con gli "enfant prodige"

A Passignano sul Trasimeno è tempo di bilanci. I giovani atleti. Filippo Moroni e Lorenzo Cozzari hanno superato gli avversari con un vantaggio raro .

A Passignano sul Trasimeno è tempo di bilanci. I giovani atleti. Filippo Moroni e Lorenzo Cozzari hanno superato gli avversari con un vantaggio raro .

A Passignano sul Trasimeno è tempo di bilanci. I giovani atleti. Filippo Moroni e Lorenzo Cozzari hanno superato gli avversari con un vantaggio raro .

"La mente guida il corpo, ma solo il cuore ti porta al traguardo". Il Palio delle barche visto con gli occhi dei protagonisti è come una catena, in cui le storie personali di rematori, portatori e appassionati rionali, si uniscono per costruire un’antologia di avvenimenti personali e familiari. A meno di una settimana dalla competizione più amata, a Passignano sul Trasimeno è tempo di bilanci. La vittoria del Rione San Donato ha visto trionfare i due "enfant prodige" Filippo Moroni e Lorenzo Cozzari - portabandiera Alice Alunni – giovanissimi atleti (fanno 40 anni in due) al loro secondo Palio che hanno surclassato gli avversari con un vantaggio raro. Sembra l’inizio di un nuovo capitolo e di una nuova era, perché il destino del Palio – si sa – è strettamente legato a quella coppia di "eroi" che porta la barca ad attraccare per prima al pontile. "Non è il rematore a fare il Rione – scrive il San Donato -, ma il contrario. Salire su quella barca significa ereditare i progressi di 41 anni di Palio, che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi: gente che sa andare in barca. E i rematori, i nostri, quando li vedi in mezzo al lago li riconosci subito", è una fotografia in cui Roberto Baffetti (rematore vincente degli anni passati) tiene in braccio il suo successore ancora bambino. C’è un’altra storia nella storia: quella di Emanuele Fierloni che a 46 anni ha tracciato la svolta per l’Oliveto - dopo che il Rione si era ritirato dalla competizione a seguito dell’esclusione del rematore, vincitore uscente, Michael Alunni - si è offerto di salire lui in barca con Alessandro Borgia e Lucia Tiradossi, consentendo così ai suoi rionali di prendere parte alla competizione. Da ex rematore ad allenatore e, oggi, di nuovo rematore: "Ci sono cose che si fanno lucidamente, questa non è sicuramente una di quelle. L’ho fatto per un amore grande per il mio Rione - confida a La Nazione, Fierloni - l’ho fatto perché in un momento anche doloroso della mia vita ho sentito che non potevamo rimanere a casa, che i bambini del Capitone dovevano poter sventolare le loro bandiere".

Ha piazzato l’Oliveto al secondo posto sia al Palio che alle prove generali, "è come se la mente avesse detto al corpo ‘l’hai già fatto, puoi farlo ancora’, ma solo il cuore mi ha portato alla fine". E il Palio insegna a non mollare mai, perché il futuro sta nel tramandare i valori di appartenenza e tradizione e l’attenzione dimostrata durante le serate dedicate ai bambini e organizzate da Daniele Baldoni ne è la prova, un’esperienza di successo da coltivare già nella prossima edizione.