Il grido di Borgo Bovio "Vogliamo vivere sicuri"

Dopo l’omicidio, una delegazione di residenti e commercianti in Comune per chiedere l’impegno dell’amministrazione: "Combattere il degrado"

Migration

Chiedono solo di poter vivere ed esercitare la propria attività in una situazione tranquilla, senza avere a che fare con spaccio, furti e, addirittura, un omicidio per strada, senza essere costretti ad avere paura. Una delegazione di residenti e commercianti di Borgo Bovio ieri mattina si è recata in Comune per portare all’amministrazione la richiesta (pressante) di poter vivere in un quartiere sicuro, e non in una zona in cui il degrado e l’abbandono la fanno da padrone. Hanno chiesto di incontrare il sindaco per raccontare i problemi quotidiani di una realtà della prima periferia cittadina e per avanzare le loro richieste che, come detto, altre non sono se non quelle di vivere e lavorare in tranquillità.

"Ho raccolto parole di disagio per quanto sta accadendo – sottolinea il capogruppo in Consiglio comunale id Terni Civica –, per come hanno visto negli anni trasformare quel quartiere che ora sembra caratterizzato da dinamiche che destano allarme sociale e che hanno modificato le abitudini di tanti ternani. I cittadini chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine e la riapertura di spazi aggregativi come il parco Rosselli o strutture specifiche destinate ai giovani o alla terza età. Da parte mia ho suggerito ai cittadini di richiedere al sindaco un tavolo specifico sulla sicurezza di questo quartiere che è diventato emblematico nei temi della integrazione, della sicurezza, della socialità. Il Comune – conclude Rossi – da parte sua dovrebbe subito occuparsi maggiormente del decoro, della pulizia, della illuminazione e della videosorveglianza. Sono certo che il sindaco Latini saprà programmare una serie di interventi di prima risposta".