REDAZIONE UMBRIA

Il grido dei parrucchieri: "Lavoro sceso del 70%"

Le testimonianze di Giusepp e Diego: "L’ultimo Dpcm ci ha stremati. Solo aggravi"

La fascia arancione non sta favorendo la categoria dei parrucchieri. Lo testimoniano Giuseppe Troiani, titolare del salone in via Maestà delle Volte, e Diego Guercini, che invece gestisce un salone a Casaglia. Per entrambi tenere aperto il negozio non ha portato vantaggi ma solo perdite. "Rispettiamo le normative in merito alla sicurezza e all’igiene – dichiara Troiani- riceviamo i clienti solo su appuntamento così da non creare alcun tipo di fila all’interno dei locali; sterilizziamo gli strumenti di lavoro; abiti ed accessori vengono sostituti sistematicamente; protezioni e mascherine monouso sono d’obbligo ma tutto questo non ci consente di lavorare con lo stesso ritmo di prima e poi,con la perdita del numero di clienti, sono stato costretto a ridurre il personale".

Il dover rispettare le procedure e acquistare materiali sterili, usa e getta, mascherine e quant’altro, per Giuseppe e Diego e per tutti i loro colleghi di settore, ha comportato solo un aggravio di costi che non ha trovato compensazione alcuna. "Prima dell’avvento del Covid - afferma Diego – lavoravamo a pieno regime, i clienti venivano anche da fuori città, in questo momento nessuno si sposta, l’esiguo reddito quotidiano non permette di rientrare nei costi di gestione". Per Giuseppe e Diego il lavoro è sceso del 70% e questo dato si riflette a tutto il settore, nessuno è escluso, non conta la posizione o l’ubicazione dell’esercizio.

"La concessione dell’apertura dell’attività – concludono Giuseppe e Diego – ha comportato l’esclusione al sostegno. Il nostro settore non prevede alcun tipo di aiuto economico perché ritenuto operativo e questo non lo consideriamo giusto perché non valuta i costi fissi, il personale a stipendio, le tasse e quant’altro legato al mantenimento dell’esercizio con il reddito calato in maniera vertiginosa : facciamo un appello ai nostri governanti affinché valutino un provvedimento in tal senso perché l’aiuto non deve essere rivolto solo ad alcuni settori".