REDAZIONE UMBRIA

Il Festival del Tango va a Spoleto. E il direttore artistico sbatte la porta

Paolo Selmi: "Da quando si è insediato il sindaco Roberta Tardani non abbiamo avuto la minima agevolazione"

Addio al Festival del Tango che ha lasciato Orvieto per dirigersi verso Spoleto. L’importante evento che dal 2017 portava in città centinaia di appassionati da ogni parte d’Italia, in un periodo peraltro particolarmente critico come febbraio, si trasferisce da quest’anno nella città del Festival a causa di un forte dissidio scoppiato tra il direttore artistico Paolo Selmi ed il sindaco Roberta Tardani. Selmi racconta la sua versione dei fatti: "Da quando è arrivato il sindaco Tardani, mi è stato fatto pagare tutto senza la minima agevolazione e senza tener conto che il Festival portava ad Orvieto più di 400 persone, oltre a 150 tangueri. che occupavano completamente i due principali alberghi di Orvieto, tantissimi bed and breakfast e ristoranti. Ci hanno fatto pagare l’affitto del Teatro Mancinelli, quello del Palazzo del Capitano del Popolo, la tassa sul suolo pubblico e tutti i servizi aggiuntivi". "C’è stato un atteggiamento – continua Selmi – che ci ha fatto chiaramente capire che ad Orvieto non eravamo graditi, per questo abbiamo scelto di trasferirci a Spoleto". Selmi spiega anche che il malumore con il sindaco risale al momento in cui era stata messa in liquidazione l’associazione TeMa che gestiva il “Mancinelli“. "Il sindaco, dall’oggi al domani, mi ha comunicato che il Teatro non era disponibile e che il Festival avrebbe dovuto essere rimandato – tuona ancora il direttore artistico – . Tutto questo solo una settimana prima dell’inizio del Festival, mettendomi in grande difficoltà. Io feci un comunicato per rendere nota questa cosa, ma l’iniziativa non mi è stata perdonata. Quando scoppiò il covid, il sindaco fece una intervista alla Rai dicendo che i contagi erano da ricondurre al Festival del Tango, ma la stessa settimana si era svolta ad Orvieto una manifestazione che non era la nostra. Da quel momento è iniziata una fase di grande difficoltà. Non solo ci è stato negato il contributo di cinquemila euro che ci era stato riconosciuto dalla precedente amministrazione comunale e che ci consentivano almeno di organizzare un evento in piazza Duomo, ma ci è stato fatto pagare tutto senza il minimo sconto. Molto meglio spostare tutto a Spoleto, magari in attesa di tempi migliori per Orvieto". Purtroppo il terremoto ha fatto slittare il Festival spoletino, che era previsto in questo fine settimana.

C.L.