MICHELE NUCCI
Cronaca

Il ‘centro’ di Monni : "Questa destra non mi appartiene . Scoccia? ’Eterodiretta’"

Il candidato di ‘Perugia Merita’: "Devo dire che Romizi mi ha deluso molto . La mia lista contrasta gli estremismi. Ex Pd nella mia squadra, ma. non certo per rivalsa. I cittadini? Chiedono sicurezza e sviluppo economico".

Il ‘centro’ di Monni : "Questa destra  non mi appartiene . Scoccia? ’Eterodiretta’"

Il ‘centro’ di Monni : "Questa destra non mi appartiene . Scoccia? ’Eterodiretta’"

Massimo Monni, quali sono le richieste principali che le fanno i perugini quando li incontra?

"Sanità, sicurezza, sviluppo economico, attenzione alle fasce più deboli come giovani e anziani sono i temi più sentiti. Manifestano insoddisfazione e una preoccupazione su questi aspetti e una forte richiesta di invertire la rotta".

Nella sua squadra ci sono alcuni ex del Pd. La sensazione è che abbiano deciso di sostenerla per spirito di rivalsa verso l’attuale segreteria di partito, di Tommaso Bori e del suo entourage in particolare. È giusto?

"La lista è composta da tutte persone civiche, un solo rappresentante ha già avuto una esperienza in consiglio comunale nel 2005/2010 e persone del Terzo Polo. Questo è perfettamente in linea con i valori e le idee di Perugia Merita, una forza nata per contrastare gli estremismi, della destra come della sinistra, nella quale hanno trovato un riferimento comune le persone che credono nel nostro progetto di costruire un centro riformista e moderato. Nessuno spirito di rivalsa".

Dica la verità, se avesse saputo che si sarebbe candidata Vittoria Ferdinandi, lei non sarebbe sceso in campo…

"A maggior ragione mi sarei candidato, perché con la Ferdinandi la sinistra ha perso l’area moderata di centro che Perugia Merita vuole rappresentare colmando questo vuoto. In un articolo pubblicato da un quotidiano nazionale Sarah Bistocchi, commissaria del Pd, citata come una degli artefici che ha sconfitto l’area moderata del partito, riferisce che la ricerca spasmodica di un candidato moderato è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Se lo dicono direttamente loro…".

Se dovesse apparentarsi a un ipotetico ballottaggio, con chi lo farebbe?

"Punto ad arrivare io al ballottaggio, ma se dovessi scegliere con chi apparentarmi lo farei con chi condivide il nostro programma, alcuni punti del quale sono per noi imprescindibili, e dopo aver consultato la mia squadra. Comunque al momento questo è l’ultimo dei miei pensieri".

Perché è favorevole al Nodino?

"Per eliminare un problema di inquinamento che i cittadini di Ponte San Giovanni sono costretti a subire; il Nodino permetterebbe di evitare l’intasamento delle strade interne sulle quali si riversa il traffico quando, quotidianamente, la E 45 si blocca (foto sotto); serve a tutelare le persone, visto l’elevato tasso di incidenti che si verifica in quel tratto di strada".

Dopo aver esaminato il progetto, che idea si è fatto sul Nuovo Curi? Che ne pensa del fatto che il centrodestra abbia candidato uno degli imprenditori che ha presentato il progetto?

"Lo stadio va assolutamente rifatto. Ho forti perplessità che gli investitori non siano i proprietari del titolo sportivo. Tra gli investitori ci deve essere anche il Perugia calcio, per non correre il rischio che le opportunità di fare business prendano il sopravvento. Non definirei chi ha presentato il progetto un vero imprenditore, ritengo totalmente inopportuno che una persona che ha potenzialmente interessi si candidi e ci faccia pure il suo spot elettorale. Viene da chiedersi se chi governa la città abbia già deciso di affidare l’esecuzione del progetto a questo gruppo…".

Lei è molto critico con Romizi e la sua Giunta: in quanti le rinfacciano di aver ‘tradito’ il centrodestra?

"Dal 2015 ho smesso di fare politica e sono tornato a lavorare nel mio studio di odontotecnico che gestisco da oltre 40 anni. Non faccio politica, come tanti altri, per tirar fuori lo stipendio ma per passione e per il bene della mia città. Mi sono candidato perché sono insoddisfatto di chi ci amministra - sul quale io stesso avevo riposto fiducia - ed incredulo rispetto a come l’opposizione abbia subìto le scelte senza mai alzare la voce. E poi mi candido con una lista civica, è chiaro che non ho tradito proprio nessuno. Diversamente, molti ex candidati o assessori del centrosinistra a queste amministrative si presentano con la destra. Su questo dovrebbero riflettere seriamente i cittadini".

Rispetto a quando faceva politica, quant’è cambiato oggi il centrodestra nel governo della città e della regione? Non era un’occasione storica per ‘cambiare tutto’?

"Prima c’era un centro con una destra minoritaria perché il Pdl era un partito interclassista dove convivevano le esperienze della società civile, l’area democristiana, l’area socialista e l’area dei liberali, mentre a destra c’era la Lega al 3,5 per cento. Ora invece abbiamo una destra-centro dove Fratelli d’Italia e Lega insieme sono circa al 38% e Forza Italia dal 6 al 7 %. Sono convinto che il sindaco Romizi sia un ragazzo per bene, però la politica è ben altra cosa. La politica richiede di saper prendere decisioni e di dare una linea precisa al proprio mandato pertanto sì, sono profondamente deluso perché era un’occasione storica per un cambiamento della nostra città che, invece, non è stata colta. Una delle cose più eclatanti è l’atteggiamento passivo del sindaco di fronte alla decadenza della sanità regionale e al declino dell’ospedale di Perugia Forse l’atteggiamento tenuto è dovuto alla volontà di non disturbare la giunta regionale amica?"

Definisca con un aggettivo i suoi quattro avversari...

"Scoccia: eterodiretta; Ferdinandi: marxista dolce (così si definisce lei stessa); Baiocco: spirituale; Caponi: navigato perugino".

E infine: perché i perugini dovrebbero votarla?

"Perché sono l’unico candidato con esperienza, non ho alcun condizionamento da parte dei partiti e quindi sono libero di fare scelte, anche coraggiose e perché ho un programma concreto ed attuabile che riflette le mie caratteristiche personali".