SARA MINCIARONI
Cronaca

Il capitano di ventura. L’urna di Ascanio nel Palazzo della Corgna

Manufatto realizzato dallo storico Gianfranco Cialini e dal Lions Club "Prossimi obiettivi: la realizzazione in 3D del volto e una pubblicazione".

L’urna, con le spoglie del condottiero, sarà poi collocata nella Cappella degli Oddi nella Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia

L’urna, con le spoglie del condottiero, sarà poi collocata nella Cappella degli Oddi nella Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia

L’ urna sepolcrale di Ascanio è esposta in anteprima nel palazzo della Corgna a Castiglione del Lago. Si tratta del manufatto realizzato grazie all’impegno dello storico appassionato Gianfranco Cialini e del Lions Club di Corciano, intitolato proprio ad “Ascanio della Corgna“. L’urna, destinata ad accogliere le spoglie del capitano di ventura, sarà poi collocata nella Cappella degli Oddi nella Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia ma nel frattempo e, prima che riceva i resti del nobile spadaccino, è stata esposta nel palazzo che ancora oggi porta il nome e i simboli della sua casata. Siamo dunque giunti alle ultime battute di una attività che con caparbietà Cialini ha portato avanti dal 2013, anno in cui furono scoperti i resti mortali della famiglia della Corgna e ad oggi sono passati ben 12 anni durante i quali si è lavorato alacremente Dopo il ritrovamento dell’armatura indossata da Ascanio a Lepanto nel 1571 e che oggi è nel Kundshistorisches Museum di Vienna, sono state fatte altre scoperte a lui collegate. Il condottiero è stato identificato nel personaggio ritratto nel museo del castello di Ambras vicino Innsbruck, in Austria. Anche l’armatura era conservata in quel castello e solo agli inizi del XIX secolo è stata trasferita a Vienna. Ma su segnalazione dell’avvocato Lucio Giommoni di Castiglione del Lago, un’altra scoperta legata ad Ascanio si è aggiunta negli ultimi tempi: a Panicale, presso il palazzo comunale, tra i quadri della collezione Mariottini, era conservato un dipinto che avrebbe dovuto rappresentare il condottiero di Panicale Antonio Grossi. Ma in realtà la tela in origine si trattava di un ritratto del ben più importante marchese Ascanio della Corgna. Riassumendo: è’ stata scoperta l’armatura di Ascanio in un museo di Vienna, sono state fatte ipotesi sulla morte di Ascanio, deceduto non per malattia, ma a seguito delle complicazioni derivanti dal colpo di archibugio ricevuto nella Battaglia di Lepanto. Sono state identificate le spoglie dei componenti della famiglia della Corgna e sono stati ritrovati due suoi ritratti non conosciuti. "Adesso – informa Cialini - si cercherà di studiare ulteriormente il ritratto di Panicale, di ricostruire in 3D il vero del volto di Ascanio e di realizzare una pubblicazione Infine, di dare una degna sepoltura, in apposito sarcofago, alle spoglie di Ascanio nella chiesa di San Francesco".

Sara Minciaroni