REDAZIONE UMBRIA

Il braccio di ferro con l’Inps Vince il Comune di Spoleto: mezzo milione per i tributi arretrati

L’Istituto previdenziale dovrà pagare la Tosap per il cantiere relativo al restauro del Convitto femminile. Per anni gli spazi pubblici dei giardini erano stati occupati da impalcatura e attrezzi.

Il braccio di ferro con l’Inps Vince il Comune di Spoleto: mezzo milione per i tributi arretrati

Il Comune vince il braccio di ferro con l’Inps, in arrivo nelle casse dell’ente oltre mezzo milione di euro... Ad avviare il contenzioso legale era stato l’ex sindaco Umberto De Augustinis che oltre alle cartelle dei tributi arretrati aveva ottenuto dall’Inps lo smontaggio di quell’impalcatura che da anni copriva uno dei palazzi che si trovano sulla principale via d’accesso al centro storico. E la prima sezione della commissione tributaria regionale per l’Umbria aveva ribaltato le diverse conclusioni della commissione tributaria provinciale, confermando l’obbligo dell’Inps di pagare al Comune di Spoleto i tributi Tosap (occupazione spazi pubblici) liquidati dagli uffici comunali sugli immobili Inps del convitto nazionale femminile, in piazza Carducci. Per anni infatti l’Inps aveva occupato gli spazi pubblici dei giardini con un cantiere per il restauro del convitto femminile, mai completato, senza pagare l’imposta pubblica.

L’ente previdenziale chiedeva l’esenzione dell’imposta per gli immobili degli enti svolgenti attività previdenziale e assistenziale. L’Istituto nazionale di previdenza sociale, il 14 ottobre 2022, aveva presentato un’istanza per chiedere la sospensione dei tre avvisi di accertamento relativi alla Tosap inviati dal Comune, paventando addirittura il rischio di dissesto del Municipio. Una richiesta non accolta dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Umbria: "L’Istituto non ha dimostrato come – si legge nella motivazione – in relazione alla consistenza complessiva del proprio bilancio, la provvisoria esecuzione della sentenza in questione possa determinare un danno grave ed irreparabile, in ipotesi incidendo sulle funzioni istituzionali. Del resto il Comune, ente locale non coinvolto in procedura di dissesto o predissesto, è soggetto idoneo ad assicurare idonea garanzia a fronte dell’eventuale soccombenza in Cassazione". Le voci relative al dissesto sono state smentite dall’avvocato del Comune Salvatore Taverna che, in fase di discussione, ha avvertito i legali dell’Inps che le affermazioni in questione "quale motivo della richiesta di sospensiva rivestivano carattere ingiurioso e, ove diffuse, pure diffamatorio con le conseguenze del caso". Un successo su tutta la linea per il Municipio che, a questo punto, si prepara a ricevere oltre mezzo milione di euro.