REDAZIONE UMBRIA

I contagi rallentano a Perugia, Foligno e Castello Ma resta la pressione nei reparti e in Rianimazione

Il capoluogo umbro dopo 40 giorni scende per la prima volta sotto i duecento contagi ogni 100mila abitanti

Le buone notizie arrivano dal rallentamento dei contagi in tutta la regione. Quelle cattive ancora una volta dai decessi e dai ricoveri. E proprio partendo da questi ultimi emerge che la presione negli ospedali resta molto alta. Ieri c’è stato un calo di 12 soggetti ospedalizzati malati di Covid (scesi quindi a 540, contro i 552 del giorno prima), ma di questi 80 sono in terapia intensiva. E tutto senza dimenticare che il calcolo è sempre dato dalle dimissioni ospedaliere, dagli ingressi e dai decessi. Che purtroppo continuano ad aumentare: ieri sono stati 11, con il totale che sale a 1.014 di cui 213 soltanto nei primi 23 giorni di febbraio.

Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 292 su un totale 4.201 tamponi molecolari (6,95% più alto del giorno prima ma più basso di una settimana fa che era 9,8%). E il numero di guariti è stato pari a 373, con la curva degli attuali positivi che piega quindi verso il basso. A confortare è anche l’andamento del tasso dei nuovi contagi ogni 100 mila abitanti: a Perugia per la prima volta dopo 40 giorni si scende sotto i duecento e si va a quota 196. E va un po’ meglio anche a Foligno che passa a 445 (erano 548 quattro giorni fa). Stessa cosa accade a Città di Castello – realtà che nelle ultime due settimane ha destato grande preoccupazione – che passa a 415 (erano 438). La media regionale ora è pari 215 contagi ogni centomila abitanti ,mentre Terni non dà cenni di aumento con i suoi 64 casi è considerato quasi da zona bianca.