REDAZIONE UMBRIA

I bisonti del Trasimeno star a ’Masterchef’

Dopo i ristoranti stellati, la carne degli animali dell’allevamento di Massimiliano Gatti ’strega’ i giudici della trasmissione in onda su Sky

I bisonti del Trasimeno conquistano Masterchef. Agli appassionati della nota trasmissione di cucina, la cui undicesima edizione sta andando in onda in queste settimane su Sky, nella puntata di giovedì non sarà sfuggita la citazione gastronomica tutta targata Trasimeno. I bisonti dell’allevamento di Massimiliano Gatti da Olmini di Panicale stanno ormai facendo il giro dello Stivale, passando da tavole rinomate a cucine stellate al piccolo schermo.

La mistery box (la scatola iconica della trasmissione che racchiude una sorpresa per i concorrenti) di giovedì ha esaltato la carne di bisonte: un prodotto che ha fatto galoppare la fantasia dei concorrenti e conquistato i giudici. "Noi tutti esseri umani – ha spiegato in trasmissione lo chef Giorgio Locatelli – siamo viaggiatori e quando ci spostiamo da un posto all’altro reagiamo un po’ come fanno quegli ingredienti esotici che vengono importati, ci adattiamo a quello che ci è intorno e spesso, uomini e ingredienti, trapiantati in un altro posto diventano meglio che nel paese di origine. Oggi parleremo di questo. Alzate le mistery box". Così è cominciata la sfida del 20 gennaio, con 10 ingredienti, importati negli anni e ora diventati autoctoni in Italia dove hanno raggiunto un altissimo livello di qualità, esprimendosi al meglio. Tra questi anche il Bisonte Umbro, scelto da diversi concorrenti per i loro piatti, guadagnando consensi per la sua versatilità e per il suo splendido gusto. E in Umbria è soltanto uno il bisonte: quello del primo allevamento fondato da Massimiliano Gatti al confine tra Panicale e Castiglione del Lago. Qui i bisonti placidamente trascorrono la loro vita ed è possibile osservarli anche solo transitando in auto lungo la strada. Il bisonte è stato riportato in Italia dalle praterie americane dopo oltre 15.000 anni.

Innovazione e massimo rispetto della natura hanno permesso all’allevamento di Massimiliano Gatti di far scoprire agli italiani un alimento dalle qualità incredibili: solo 105 Kcal per ogni 100 grammi, il 70% di ferro in più rispetto alla carne di manzo, alti livelli di omega-3 e omega-6, tanto da essere paragonata al salmone selvaggio, solo lo 0,035% di colesterolo e circa l’1,4% di grassi, contro il 19% del bovino adulto e importanti quantità di fosforo, rame, zinco, potassio e vitamine B6 e B12. Queste qualità eccezionali hanno conquistato MasterChef così come hanno fatto con ristoranti premiati dalla Guida Michelin, tra cui Casa Vissani a Baschi.

Sara Minciaroni