
I 10 anni di attività del centro disturbi alimentari
UMBERTIDE - Un legame fortissimo con il territorio testimoniato dalla spilletta con il nastro color lilla che in tanti hanno indossato per la celebrazione dei 10 anni di attività del centro disturbi alimentari (Dca) di Umbertide. Protagonisti al cinema Metropolis i pazienti, le loro famiglie e gli operatori con testimonianze, performance teatrali, musica, video e letture. Il centro si rivolge soprattutto ai minori, preadolescenti e infanzia. Oltre al trattamento di anoressia e bulimia, prevede anche trattamenti per i disturbi selettivi della alimentazione nella fascia di età tra i tre e i dieci anni. Attualmente ha in carico 416 pazienti: di cui 177 maggiorenni e 239 minori. Da sottolineare come il numero dei minori sia aumentato del 30%, soprattutto dopo il Covid. Il centro cogestisce anche i ricoveri ospedalieri salvavita per i Dca dell’ospedale di Città di Castello, in media circa 50 all’anno. A guidare il servizio la dottoressa Laura Dalla Regione (foto), affiancata da psichiatri, nutrizionisti, psicologi, infermieri, educatori. "Nel 2013 - racconta - ritenevamo che l’Alta Valle del Tevere avesse bisogno di un punto di riferimento per quella che era una vera epidemia di Dca. Umbertide, crocevia tra Gubbio, Città di Castello, Perugia e Sansepolcro era in posizione ottima. Da allora abbiamo seguito migliaia di ragazze e ragazzi". "I disturbi nell’ultimo triennio - rimarca Dalla Ragione - sono aumentati moltissimo; in questo momento seguiamo più di 400 pazienti sempre più piccoli molto aumentati dopo il lockdown. Si è abbassata l’età e ad essere colpiti ora sono anche i ragazzi. Ora abbiamo circa un 20% di adolescenti maschi". Allo staff del centro i complimenti dei sindaco Luca Carizia. E il vicesindaco Annalisa Mierla: "Nel ’19 chiamammo un convegno, qui al Metropolis “L’anima ha bisogno di un luogo”. Voi state dando un luogo a tante anime: ve ne siamo riconoscenti".
Pa.Ip.