REDAZIONE UMBRIA

"Ha salvato la democrazia". Tuoro rende omaggio all’eroe Emanuele Petri

Amici e autorità si sono stretti alla vedova Alma e al figlio Angelo in occasione del 21esimo anniversario dall’uccisione dell’agente.

"Ha salvato la democrazia". Tuoro rende omaggio all’eroe Emanuele Petri

Nella sua Tuoro l’eroe Emanuele Petri viene celebrato ogni giorno, se pure allo scoccare del 2 marzo l’emozione per il suo sacrificio si rinnovi sempre con la medesima emozione. "Un soldato che ha salvato la democrazia, per noi sempre il nostro Lele" è stato detto ieri in occasione del 21esimo anniversario dalla sua uccisione. Amici e autorità si sono stretti alla vedova Alma e al figlio Angelo anche nel piccolo cimitero di Vernazzano dove si trova la tomba del sovrintendente Polfer, Medaglia d’oro al valore civile, dove ogni anno si svolge la parte più intima delle celebrazioni in terra umbra: qui la commemorazione ha avuto inizio alla presenza della famiglia Petri, del Prefetto di Perugia, Armando Gradone, del Questore di Perugia, Fausto Lamparelli; dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine locali e provinciali, del sindaco di Tuoro sul Trasimeno, Maria Elena Minciaroni, della direttrice dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto, Maria Teresa Panone e dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato. Il Questore e il sindaco di Tuoro hanno deposto due corone d’alloro sulla tomba. Dopo la deposizione e la benedizione da parte del Cappellano della Questura, frate Rosario Gugliotta, è stata celebrata una Santa Messa in suffragio, officiata dal Parroco della Chiesa di Santa Maria Maddalena Don Marco Cappellato. Il 9 marzo al Santuario di Mongiovino di Panicale ci sarà la rappresentazione teatrale dedicata alla storia e alla memoria di Emanuele e tratta dal romanzo di Cinzia Corneli "Le ferite di Marzo". "Era il 2 marzo 2003 e le Nuove brigate rosse uccisero senza pietà il mio collega della Polizia ferroviaria Emanuele Petri - il racconto dal punto di vista di un poliziotto - che insieme ad altri colleghi, durante un controllo documenti sul treno regionale Roma – Firenze, stava per scoprire le identità di due terroristi. Ricordare Emanuele è ricordare l’esempio di un grande poliziotto, rigoroso ed esperto". Una giornata, quella di ieri, che era iniziata prima a Cortona, nel parco intitolato a Petri a Camucia, e poi a Castiglion Fiorentino, nel piazzale che porta il nome del sovrintendente, proprio davanti alla stazione ferroviaria con le parole dense di riconoscimento del sottosegretario agli Interni Nicola Molteni e delle massime cariche civili e militari.