
La cultura si conferma ancora una volta uno straordinario volano di promozione e crescita, oltre che occasione per incrementare rapporti e scambi interregionali. Grazie ad Ottaviano Nelli (1375-1444), in assoluto il suo pittore più rappresentativo, infatti, la città ed il territorio stanno conoscendo una qualificata ribalta nazionale che aiuta a recuperare in qualche maniera il terreno perduto a causa dell’epidemia sanitaria che richiede ancora grande attenzione e comportamenti responsabili.
Sono stati oltre tremila coloro che hanno già visitato la mostra "Ottaviano Nelli e il ‘400 a Gubbio. Oro e colore nel cuore dell’Appennino", tra i quali anche Vittorio Sgarbi. Inaugurata lo scorso 23 settembre, è allestita nel Palazzo Ducale e nel Palazzo Ducale, dove l’attrazione principale è rappresentata dalla ricostruzione integrale per la prima volta di un grande pentittico francescano smembrato e conservato in cinque sedi diverse tra Italia, Francia e Stati Uniti. Della mostra è parte integrante il circuito cittadino articolato su un percorso che tocca chiese e monumenti impreziositi dalle opere del Nelli. La rassegna, inoltre, è stata appena completata dal catalogo, presentato nel Museo arti e mestieri di Palazzo Beni.
Un volume di cinquecento pagine, con oltre trecento immagini, a cura di Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli, curatori della rassegna. La presentazione ha visto gli interventi del sindaco Filippo Stirati, di Veruska Tittarelli della direzione regionale musei, di Antonella Pinna della direzione regionale biblioteche e musei e di Sonia Chiodo dell’Università degli Studi di Firenze. La mostra, inoltre, propone itinerari transappenninici sulle tracce di Ottaviano Nelli. In Umbria verso le vicine Umbertide e Città di Castello, verso Perugia, Palazzo Trinci a Foligno o l’oratorio di Santa Maria della Piaggiola a Fossato di Vico. Nelle Marche si integra con l’appena inaugurata mostra "Oro e Colore nel cuore dell’Appennino - Allegretto Nuzi e il ‘300 a Fabriano". Al taglio del nastro anche il sindaco Stirati e l’assessore Giovanna Uccellani.
G.B.