Giro d’Italia, tre giorni in Umbria Il ritorno a Perugia dopo 36 anni

A Foligno fissato l’arrivo per il 18 maggio, il giorno dopo riposo e il 19 partenza da Corso Vannucci

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L’americano Ron Kiefel tagliò il traguardo in Corso Vannucci precedendo l’olandese Knetemann e il grandissimo Francesco Moser. Era il 1985. Ora, dopo 36 anni, Perugia torna sede di tappa del Giro d’Italia. E non solo, perché la corsa rosa sembra destinata a interessare l’Umbria per tre giorni, e con il capoluogo umbro l’altra protagonista sarà ancora una volta Foligno.

Manca solo l’ufficialità, ma le date dovrebbero essere il 18, 19 e 20 maggio (Covid permettendo, naturalmente). Nel primo dei tre giorni – martedì – il Giro arriverà a Foligno dopo aver preso le mosse da L’Aquila; subito dopo i corridori dovrebbero trasferirsi nel capoluogo umbro per il giorno di riposo e ripartire all’indomani, giovedì, da Corso Vannucci diretti in Toscana, a Montalcino. Le due amministrazioni comunali, folignate e perugina, sono in fermento. L’altra sera c’è stata una riunione cooordinata dal presidente della Quintana, Massimo Metelli, gran regista dell’operazione, cui hanno preso parte gli amministratori dei due comuni. "Siamo impegnati e determinati a portare in città il Giro", si limita a dire l’assessore allo Sport perugino, Clara Pastorelli, che esclude la cronometro Foligno-Perugia per la lunghezza e per i problemi legati al passaggio in superstrada. Oggi comunque il nodo sarà sciolto. Ieri si era addirittura sparsa la voce che i vertici del Giro fossero nelle due città per i sopralluoghi. Ma non finisce qui, perché c’è l’ipotesi che il Giro raddoppi in Umbria nel prossimo anno, con una presenza ancor più importante. Entrambi i sindaci ritengono che si tratti di un investimento significativo per la promozione dei territori. Tant’è che investiranno cifre importanti già quest’anno: in media un arrivo del Giro comporta investimenti tra 150 e 200mila euro, mentre la sede di partenza tra 60 e 70mila. Ma qui c’è da considerare che Perugia resterà in vetrina per due giorni, dato che in mezzo c’è il giorno di riposo con due pernottamenti della carovana in città

E in tanti in queste ore vanno con il pensiero a quel 1985, quando a tagliare il traguardo su Corso Vannucci fu l’americano Ron Kiefel, che si lasciò alle spalle il gruppo con uno scatto in viale Indipendenza. Altra tappa, la cronometro Perugia-Assisi, nel 1982 vide trionfare il campione francese Bernard Hinault, che percorse i 37 chilometri in 47 minuti e 36 secondi. E ancora la memoria va alla vittoria in solitario di Mario Beccia nel 1979, che sfrecciò per primo anche lui in Corso Vannucci, con un pugno di secondi di vantaggio sugli inseguitori. Il rapporto di Foligno col Giro è invece recentissimo ed è legato alla bellissima crono fino a Montefalco del 2017, la storica crono del Sagrantino.

Michele Nucci