
Cento anni fa, il 31 maggio 1921, il Giro d’Italia per la prima volta partiva da Perugia. E oggi dopo 26 anni di attesa, la Corsa a tappe più importante d’Italia si muoverà ancora una volta da piazza IV Novembre e stavolta in direzione Toscana C’è grande attesa, inutile dirlo, per l’evento. Già ieri gli appassionati sono andati a caccia dei propri beniamini, in quello che è stato il primo giorno di riposo del Giro in attesa del via di oggi alle 12,55.
Un’attesa come detto che risale addirittura al 1995: il 13 maggio di quell’anno, infatti, il capoluogo fu addirittura la sede dello star della Corsa Rosa: la prima tappa tra Perugia e Terni fu vinta dal grande Mario Cipollini, in volata e sotto la pioggia dopo oltre 5 ore di gara. Cipollini che il giorno dopo cedette la maglia nella cronometro tra Foligno e Assisi a Tony Rominger. E anche in quell’occasione il giro mancava da Perugia da ben dieci anni. Il primo giugno del 1985 infatti l’americano Ron Kiefel a sorpresa tagliò per primo il traguardo in Corso Vannucci, precedendo l’olandese Knetemann e il grandissimo Francesco Moser. Kiefel, che si lasciò alle spalle il gruppo con uno scatto all’incrocio tra via Masi e viale Indipendenza, arrivò tra due ali di folla immensi, come mostra la foto di Pietro Crocchioni. Il giorno dopo partenza sempre da Perugia alla direzione di L’Aquila (con vittoria di Giuseppe Saronni). Un passo indietro ancora, ma stavolta più breve, ed eccoci a una tappa indimenticabile per quelli che hanno una certa età: la cronometro Perugia-Assisi del 1982. Quel giorno a trionfare in una splendida giornata di sole fu il campione francese Bernard Hinault, che percorse la distanza di 37 chilometri in 47 minuti e 36 secondi. E anche quella volta Moser dovette accontentarsi solo di salire sul podio. Ma erano gli anni in cui davvero il Giro d’Italia era di casa in Umbria e a Perugia in particolare. La memoria corre dritta infatti alla vittoria in solitario di Mario Beccia il 18 maggio del 1979: i corridori arrivavano da Firenze e fu lo scalatore foggiano che sfrecciò per primo in Corso Vannucci, con un pugno di secondi di vantaggio sugli inseguitori e Moser in maglia rosa.
Indimenticabile infine per restare alla storia recente anche l’arrivo del 1965, sempre su Corso Vannucci: stavolta però, a differenza di quanto accadde negli anni ‘80, i corridori percorsero il Corso scendendo da piazza Italia con una volata in discesa che fu vinta da Dancelli al fotofinish davanti a Durante e a Zilioli.