CARLO LUCCIONI
Cronaca

Giornate di ferie pagate di più. I lavoratori vincono anche in Appello

La questione riguarda il personale viaggiante di Trenitalia. Fit-Cisl: "Prime sentenze del genere in Umbria"

Capotreno e macchinisti dal giudice

Capotreno e macchinisti dal giudice

La Corte di Appello ha confermato quanto già stabilito a settembre scorso dal giudice del lavoro di Spoleto, Marta D’Auria, in riferimento ai ricorsi di alcuni dipendenti Trenitalia (capotreno e macchinisti) patrocinati dalla Fit-Cisl Umbria e assistiti dall’avvocato Alessandra Torti. I lavoratori, in base a una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, avevano rivendicato che "il riconoscimento economico delle giornate di ferie non sia calcolato con il metodo forfettario come da contratto nazionale di riferimento ma considerando, invece, tutti gli elementi intrinsecamente connessi all’espletamento delle mansioni che incombono sul dipendente in forza del suo contratto collettivo". Il diverso metodo di calcolo così come richiesto dai ricorrenti e come accolto dal giudice, genera sostanziali differenze economiche positive che ora andranno riconosciute ai lavoratori. "Sentenze del genere sono senza precedenti per l’Umbria – spiega il segretario regionale Fabio Ciancabilla –, anche se nel territorio nazionale ci sono sentenze analoghe, mai nessuno in passato aveva promosso azioni legali simili. La vittoria anche in Appello che riconosce il diritto di una congrua retribuzione in caso di fruizione delle ferie per particolari categorie di lavoratori come il personale viaggiante di Trenitalia, è merito del lavoro di squadra della Fit-Cisl Umbria e dal puntuale lavoro dell’avvocato Torti. Abbiamo già promosso la raccolta di atti interruttivi per altri lavoratori. La questione potrà interessare centinaia di dipendenti Trenitalia in servizio o in pensione". C.Lu.