REDAZIONE UMBRIA

Gastroscopia? Doppio viaggio fino a Foligno

Da quando l’ospedale è “Covid“, i pazienti spoletini devono spostarsi per eseguire l’esame: una volta per farlo, l’altro per ritirare la risposta

Smart working, videoconferenze, didattica a distanza, ma per ritirare il referto di una gastroscopia è costretto a percorrere altri 25 km in auto da Spoleto a Foligno, perché non è attivo il servizi di ritiro online. È quanto racconta un signore di Spoleto che circa un mese fa ha accompagnato la moglie all’ospedale di Foligno per sottoporsi all’esame endoscopico perché il paziente, come ben evidenziato nelle prescrizioni, "può essere dimesso solo se accompagnato e non può guidare l’auto prima di 24 ore". La Usl Umbria2 precisa inoltre che "per il ritiro dell’esame istologico, il paziente, dovrà presentarsi presso gli ambulatori dell’endoscopia non prima di 20 giorni lavorativi ed i referti saranno consegnati a terzi solo con delega autorizzata".

Nessuna possibilità di ritirare il referto online come avviene già per altri tipi di analisi o esami offerti dalla Usl 2 e così il signore, munito di delega è tornato in auto all’ospedale di Foligno per ritirare la documentazione cartacea con i risultati dell’esame istologico. C’è addirittura chi si è presentato prima dei 20 giorni previsti ed è dovuto tornare. Ciò nonostante le rigide restrizioni governative che per combattere la pandemia mirano, a limitare gli spostamenti dei cittadini, soprattutto da comune a comune. Ebbene, per gli spoletini che devono usufruire di determinati servizi sanitari, dopo la trasformazione dell’ospedale cittadino in Covid Hospital, è impossibile evitare gli spostamenti verso Foligno o Terni.

"È chiaro che stiamo attraversando un periodo di emergenza – afferma il presidente del City Forum di Spoleto Sergio Grifoni – ma questa situazione arreca disagi prevalentemente alle persone sole o anziane che hanno difficoltà per spostarsi e devono ricorrere all’aiuto di parenti o delle associazioni di volontariato. Per quanto possibile sarebbe opportuno evitare gli spostamenti, ma il nostro obiettivo rimane comunque quello di riportare i servizi a Spoleto". Su questo fronte il City Forum (da sempre attento alle questioni legate ai servizi sanitari) è molto attivo già da mesi, da quando il San Matteo è stato trasformato in Covid Hospital e prosegue le interlocuzioni con il mondo politico per garantire il ripristino di tutti i servizi presenti all’ospedale cittadino non appena sarà terminata l’emergenza pandemica.