SARA MINCIARONI
Cronaca

Giardini da sogno: l’arte umbra trionfa al Festival in Francia

La sfida di Chaumont sur Loire mette a confronto ogni anno i migliori esponenti dell’arte del paesaggismo

Il team umbro e alcuni momenti del loro lavoro

Il team umbro e alcuni momenti del loro lavoro

L'arte dei giardini umbra trionfa in Francia. Dal 1992, ogni anno, all’interno del parco del Domaine di Chaumont sur Loire, dove si trova uno dei più suggestivi dei Castelli della Loira, si tiene il Festival Internazionale dei Giardini: miniera di idee e vivaio di talenti emergenti, il Festival di fama mondiale sull’arte del paesaggismo.

Per sei mesi, ogni anno, nuove fioriture e materiali, insieme a idee e approcci innovativi, affascinano pubblico e professionisti che da ogni parte del mondo ad ammirare i giardini/creazioni e ne traggono ispirazione.

Per l’edizione 2024 più di 300 team di progettazione hanno gareggiato per ideare uno dei 25 “Life source garden”, tra questi anche Aprus Landscape Architecture & People, team di progettazione con sede in Umbria che vede coinvolti architetti, agronomi e designer oltre a una rete di professionisti e aziende per la progettazione e realizzazione di opere architettoniche e paesaggistiche.

L'arte umbra ha primeggiato su tutti, portandosi a casa la vittoria con Martina Pedrazzoli, agronomo paesaggista e fondatore dello studio di progettazione Aprus e con Antonio Ormella della Cooperativa Sopra il Muro di Tavernelle di Panicale che «oltre a essere un partner tecnicamente affidabile e competente - spiega Martina - per le nostre realizzazioni più complesse, inserisce nel mercato del lavoro persone svantaggiate e per noi, poter contribuire a questo obiettivo, offrendo contesti di specializzazione della professione attraverso la realizzazione di progetti paesaggistici di alta qualità, è fonte di appagamento e motivazione. Spero che il Festival dei giardini di Chaumont nella sua connotazione internazionale, e il fatto che il progetto di uno studio di progettazione italiano sia stato selezionato tra oltre 300 pervenuti da team di progettisti da tutto il mondo, e poi realizzato grazie al contributo di aziende umbre che si sono rese disponibili alla sua costruzione in Francia, possa sensibilizzare sempre più persone alla cultura del paesaggio e all'arte dei giardini».