
Anche in Umbria gli astrofili del Maffei hanno potuto fotografare la “ cometa“. C’è chi dice che si tratta della Stella di Betlemme, quella che guidò il cammino dei Re Magi fino alla culla del Bambino, chi parla di congiunzione tra Giove e Saturno. "Le comete sono oggetti del cielo abbastanza comuni e ci sono in tutti i periodi dell’anno. Ma spesso non si riesce a vederle se non con strumentazioni importanti e costose. Se Natale è il compleanno di Gesù, la candelina sulla torta non può che essere la cometa. L’astro – spiega Manlio Suvieri, presidente dell’osservatorio Maffei di Monte Malbe – guida il cammino dei Magi, illumina la Sacra Famiglia al riparo nella notte di Betlemme: è al contempo l’oggetto più lontano e distaccato della scena e quello che più le imprime una valenza sacra. Quest’anno, il 21 dicembre, anche in Umbria abbiamo immortalato non solo il solstizio d’inverno, ma anche una spettacolare congiunzione tra Giove e Saturno, visibile qui in Italia dal crepuscolo fino a circa un’ora prima dell’istante di massimo avvicinamento, che è avvenuto alle 19,26".
Suvieri spiega che con la fortuna di un meteo favorevole, è stato possibile osservare e fotografare la “stretta“ nel campo di un telescopio amatoriale. "Al nostro osservatorio purtroppo c’era un po’ di foschia, ma alcuni soci in giro per l’Umbria son riusciti a fare delle belle foto. La congiunzione del 21 dicembre è stata la più ravvicinata tra i due pianeti e per poter godere di uno spettacolo simile bisognerà aspettare quasi 60 anni, fino al 15 marzo del 2080. La particolarità della vicinanza con il Natale, e non è la prima volta, ha fatto nascere il mito che questo evento possa essere stato scambiato per la cometa di Betlemme. Lo stesso Keplero dedicò a questi periodici incontri tra Giove e Saturno gran parte dei suoi studi".
Silvia Angelici