REDAZIONE UMBRIA

"Fontivegge sarà capolinea Fcu"

Lettera dell’assessore regionale ai trasporti a Busitalia e Rfi. "Si potrebbe partire già con il nuovo orario".

"È necessario portare il capolinea della ex Ferrovia centrale Umbra a Fontivegge dando così un servizio realmente utile a tutti coloro che dal nord della regione si recano nel capoluogo per motivo di studio, di lavoro o per prestazioni sanitarie all’ospedale e che oggi, con la rottura di carico a Ponte San Giovanni, sono costretti a prendere un altro mezzo per raggiungere Perugia. Per questo abbiamo inoltrato formale richiesta sia a Busitalia e a Rete ferroviaria italiana affinché questa opportunità possa essere attivata quanto prima".

A dirlo è l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, al termine del sopralluogo ad Umbertide, in visita alla Officina della ex Fcu. Secondo quanto emerge il nuovo capolinea potrebbe essere attivato con il nuovo orario dei treni invernale, che scatterebbe nel prossimo dicembre, ma non è esclusa la possibilità dell’approdo a Fontivegge dei convogli che arrivano da Città di Castello già a settembre con la ripresa dell’anno scolastico.

E la stazione di Sant’Anna? "Nel momento in cui la tratta tra Ponte San Giovanni e Perugia verrà riattivata ragioneremo della questione e di quali treni sia meglio arrivino a Fontivegge e quali ai piedi del centro storico – aggiunge l’assessore –. Per questo c’è tempo ancora due anni, forse un anno e mezzo ed è un discorso che affronteremo con serietà e responsabilità". Proprio durante il sopralluogo a Umbertide, Melasecche ha detto "stiamo verificando sia con Busitalia che con Rfi un recupero di decoro e di efficienza della Fcu in modo tale da giungere quanto prima a miglioramenti sensibili, tali da riconquistare i molti utenti che, sfiduciati, sono oggi stati obbligati a ricorrere all’utilizzo delle auto private". Una sfida che già altri assessori hanno lanciato nel tempo e che vedremo se Melasecche riuscirà a vincere.

"Emerge il problema relativo ai quattro elettrotreni Minuetto, pagati dalla Regione circa 16 milioni nel lontano 2008 mai utilizzati in Umbria e fermi da troppi anni sui binari .Occorre soprattutto, oltre a mettere definitivamente in sicurezza la linea esistente facendo salire la velocità media dei convogli, migliorare le prestazioni attuali, ridurre i tempi di percorrenza, introdurre i cosiddetti treni veloci che in certi orari del giorno prevedano fermate solo in alcune stazioni, far funzionare l’aria condizionata, ripulire integralmente le fiancate dei treni – conclude – facendo rimborsare ai vandali i notevoli danni che provocano con le bombolette spray".

M.N.