
Un vero e proprio "monopolio" dello spaccio sul territorio eugubino-gualdese in grado di movimentare fino a tre chili di cocaina al mese, con un guadagno di oltre 100mila euro. Soldi, questi, che in parte venivano reinvestiti per l’acquisto dello stupefacente, mentre altri finivano direttamente in Albania. L’operazione "All In" dei carabinieri di Gualdo Tadino e Gubbio, coordinati dal procuratore Giuseppe Petrazzini e dal sostituto Gemma Miliani hanno permesso di risalire le fila di un traffico di cocaina gestito da un giovane albanese di 24 anni che, per allargare le maglie dell’attività criminale, era arrivato a coinvolgere anche zii e cugini nella vendita al dettaglio della cocaina.
Suo "fedelissimo", un gualdese di 25 anni che non solo aveva il ruolo di autista per le consegne, ma in maniera autonoma, anche lui cedeva lo stupefacente alla fitta rete di clienti. Sono in tutto tredici le misure cautelari (sette in carcere, cinque ai domiciliari e un divieto di dimora in Umbria) chieste ed ottenute dalla procura del capoluogo nei confronti di otto albanesi, due cubani e tre gualdesi. Le indagini hanno preso piede già nel marzo dell’anno scorso monitorando un pusher cubano di 25 anni, ma residente da anni a Gualdo Tadino, che smerciava cocaina fuori da una sala giochi. Da lì i carabinieri hanno ricostruito i contatti che il cubano aveva sia con il fratello che con l’albanese 24enne, considerato il fornitore dello stupefacente. Dalla sala giochi allo spaccio itinerante il passo è stato breve: la cocaina veniva venduta tramite appuntamento telefonico e in luoghi isolati, nascosta in un calzino occultato nel cruscotto dell’auto o lasciata in punti preventivamente concordati come il bagno di bar, dove i carabinieri hanno scoperto e sequestrato venti grammi di droga confezionata con il sottovuoto.
L’albanese 24enne si occupava personalmente, insieme alla fidanzata (colpita dal provvedimento dell’obbligo di dimora) di riscuotere le somme da investire in nuove partite di coca o direttamente in Albania. Le indagini hanno ricostruito anche il canale di approvvigionamento dello stupefacente che dall’Olanda – dove veniva acquistato a 34 euro al grammo - arrivava fino al bresciano e poi in territorio fiorentino.
I corrieri, muniti di telefonini criptati per sviare le indagini, concordavano appuntamenti all’ultimo minuto. Nei giorni scorsi uno dei corrieri è stato preso con due chili di cocaina e 68mila euro in contanti mentre un altro è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare ed arrestato sabato mattina. In totale sono state denunciate 18 persone, mentre l’operazione – illustrata nel corso di una conferenza stampa dal capitano dei carabinieri di Gubbio, Fabio Del Sette, dal maresciallo Simone Mattei della stazione di Gualdo e dal colonnello Marco Sivori ha permesso di sequestrare 75mila euro e quasi due chili e mezzo di cocaina.
Valentina Scarponi