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Il trattore si ribalta, muore Felicino Bartoli: "inventò" l'agriturismo

Aveva 77 anni: il mezzo è finito nella scarpata. Anche Richard Gere e Cindy Crawford tra i suoi ospiti a Patrico

ll trattore si ribalta: perde la vita 'Felicino' Bartoli

Spoleto, 27 gennaio 2022 - Conosceva molto bene quei boschi, ma il trattore lo ha tradito. È morto all’età di 77 anni Felice Bartoli, noto a tutti come "Felicino", rimasto vittima di un incidente sul lavoro, mentre lavorava nel bosco della frazione più in quota del comune di Spoleto. Patrico si trova a circa mille metri e a renderla nota ben oltre i confini comunali è stato proprio lo stesso Felicino, che nel lontano 1988 ha aperto il primo agriturismo umbro.

Un posto magico dove regna il silenzio, uno dei pochi luoghi dove è ancora possibile stare a contatto con la natura, tanto che nel 1992 nel più assoluto riserbo si presentarono addirittura Richard Gere e Cindy Crawford che lo stesso Felicino guidò in una indimenticabile passeggiata a cavallo.

bbene ieri mattina l’esperto 77enne spoletino era a lavoro in uno dei boschi di Patrico quando improvvisamente, poco dopo le otto, ha perso il controllo del trattore finendo in una scarpata. Con lui stavano collaborando altre persone che hanno prestato subito i primi soccorsi ed hanno dato l’allarme al 118. La disperata corsa verso Patrico dei sanitari del pronto soccorso a poco è servita perché l’uomo sarebbe stato travolto dal trattore, morendo sul colpo.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Spoleto per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Il trattore è stato posto sotto sequestro ed i vigili del fuoco insieme gli uomini dl Soccorso Alpino hanno provveduto al recupero della salma per riportarla a valle.

La notizia ha velocemente fatto il giro della città lasciando nello sconforto tanti spoletini che lo conoscevano e che negli anni hanno frequentato l’agriturismo. Se ne va uno spoletino illustre e ad esprimere cordoglio è anche il Sindaco Andrea Sisti. "È con profondo dolore che ho accolto la notizia della morte di Felice Bartoli, - afferma il sindaco - persona a cui mi legava un rapporto ventennale fatto di amicizia e di affetto, di lealtà e sincero e genuino rispetto.

Come agronomo ho lavorato al suo fianco negli ultimi 25 anni, conoscendone l’umanità, la schiettezza, l’amore per la sua famiglia e la sua terra. Era un uomo capace di recuperare dagli anfratti della memoria storie dense di significato, illuminanti per la forza valoriale.

È stato un innovatore, un lavoratore lungimirante, custode di una cultura e di un sapere mai saccente perché sempre disponibile e aperto ad accogliere il prossimo, a farlo entrare nella sua dimensione di vita così forte e vera". D. M.