
Mentre i rappresentanti delle associazioni di categoria si oppongono all’aumento della Tari, ben 320 famiglie spoletine chiedono la riduzione dell’imposta comunale sulla raccolta e lo smaltimento rifiuti concessa ai nuclei familiari con Isee inferiore o pari alle 7.500 euro. Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, ConSpoleto, Federalberghi e Fipe-Pubblici Esercizi di recente hanno preso posizione rispetto agli aumenti che, in alcuni casi, rispetto al 2020 sono anche del 30%. Aumenti che, sempre secondo le associazioni, non sono giustificati da un miglioramento di un servizio sempre più scadente.
Anche se in percentuali decisamente inferiori gli aumenti riguardano anche le utenze domestiche, ma quest’anno, come in quelli passati, il comune ha attivato una serie di agevolazioni di carattere economico-sociale. Per i nuclei familiari che dichiarano un Isee inferiore al 7.500 euro è prevista una riduzione del 50% e entro la data di scadenza per la presentazione delle domande per la richiesta di accesso alle agevolazione (17 aprile) sono pervenute agli uffici ben 320 domande. Con apposita determinazione dirigenziale quindi il comune ha riconosciuto una riduzione complessiva di 37.714,56 euro pari ad una media di circa 110 euro a nucleo familiare. La prima rata è scaduta qualche giorno fa (31 maggio), ma come sempre il pagamento è diluito in tre rate, la seconda scadrà il 31 agosto, mentre il saldo finale è previsto per il 30 novembre. Intanto però i rappresentati delle associazioni di categoria nonostante i sondaggi della Vus parlino di un elevato gradimento del servizio, chiedono al comune un tavolo permanente per monitorare l’andamento del servizio di raccolta differenziata, finito troppe volte nel mirino dei cittadini.
Daniele Minni