"Fake news, per riconoscerle usiamo il nostro spirito critico"

Agnese Pini, direttrice de La Nazione, e Maria Concetta Mattei, responsabile della Scuola di giornalismo di Perugia, ne hanno parlato con gli studenti a Foligno

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La disinformazione organizzata è fra i principali pericoli per le democrazie moderne. Per riconoscerla e contrastarla, è fondamentale puntare sull’alfabetizzazione mediatica dei giovani e quindi educarli a distinguere le notizie vere da quelle false e a non affidarsi a fonti inattendibili. È nel segno di questa certezza che ieri mattina si è svolto a Palazzo Trinci l’evento "Make News: come si fabbricano le fake news", destinato agli studenti folignati e organizzato dall’Osservatorio Permanente Giovani - Editori e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

Un appuntamento pensato per fornire ai tantissimi ragazzi presenti gli strumenti di base per "navigare" con consapevolezza in un mare sempre più insidioso. L’incontro, arricchito da numerose domande da parte degli studenti, ha visto la partecipazione di Agnese Pini, direttrice della Nazione, Maria Concetta Mattei, già giornalista televisiva e ora direttrice della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia e Donatella Miliani, vice responsabile della redazione umbra della Nazione. A introdurre il dibattito sono stati Pierfrancesco Salvetti, responsabile relazioni esterne dell’Osservatorio e Giovanna Carnevali, consigliera della Fondazione presieduta da Umberto Tonti. Entrambi hanno sottolineato la necessità di investire sull’educazione civica degli studenti, al fine di renderli cittadini più liberi e consapevoli. Miliani ha avviato la serie di interventi sottolinenando la differenza fra informazione e comunicazione. La prima ha lo scopo di far conoscere, la seconda mira a persuadere, orientare. Su questa distinzione si è inserito l’intervento di Maria Concetta Mattei, che ha proiettato alcune clip prodotte dalla Rai nell’ambito di una campagna aziendale sul tema.

Dopo aver citato esempi concreti di fake news, la giornalista ha invitato gli studenti a recepire le notizie in maniera critica, evitando di condividere in Rete informazioni di cui non sono certi: "Ciò che è virtuale ha grandi conseguenze nella vita reale – ha spiegato – dunque è essenziale verificare l’autorevolezza delle testate e il loro orientamento politico, utilizzando i social network in modo accorto e responsabile". Mattei ha poi fornito ai presenti alcuni utili siti di fact cheking, come Snopes e Facta, e insistito sul valore della correttezza.

Agnese Pini si è soffermata quindi sul concetto di potere, il vero tema dell’informazione odierna: "Siete la generazione più informata della storia dell’umanità – ha detto ai giovani in sala –. L’accesso alle notizie non è mai stato così facile, libero ed economico. Questo vi conferisce un inedito potere di controllo e verifica, ma l’effetto collaterale è appunto l’eccesso di fonti e la difficoltà di distinguerle. È quindi necessario imparare a utilizzare le tecnologie e impedire che questo potere si trasformi in un pericolo". "La verità – ha aggiunto la direttrice della Nazione –, oggi deve essere “umile“, lasciando il posto al concetto di onestà: i giornalisti devono riconoscere i propri limiti e riportare solo ciò che sanno e vedono".

Giovanni Landi