
Ex Fcu, la ferrovia promessa Gara d’appalto, pubblicato il bando Investimento da 70 milioni
di Roberto Borgioni
PERUGIA
C’è una chiave che può riaccendere i motori di quei treni fermi da sei anni. Una chiave che costa cara, molto cara. Ma che sta per essere girata sul cruscotto. Per riattivare la linea della ex Fcu nelle tratte Ponte San Giovanni-Terni e Città di Castello-Sansepolcro sono in arrivo 70 milioni di euro, ottenuti attraverso i fondi del Pnnr. Una cifra tonda, di forte impatto. Che ha un solo obiettivo: far ripartire il traffico ferroviario, bloccato ormai dal 2017, su quegli antichi percorsi della vecchia Ferrovia Centrale Umbra.
L’annuncio di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila delle infrastrutture di FS, è arrivato ieri mattina: "Rfi ha pubblicato il bando di gara per la realizzazione degli interventi di rinnovo e manutenzione straordinaria all’armamento ferroviario della tratta Perugia Ponte San Giovanni – Terni e della tratta Città di Castello – Sansepolcro (linea ex Fcu). L’intervento ha un valore di 70 milioni di euro – finanziato con fondi Pnrr – ed è propedeutico alla riattivazione totale della linea che da Sansepolcro raggiunge Terni". Non vengono indicati tempi di esecuzione dei lavori (la Regione punta sul 2026), ma la pubblicazione del bando è comunque il primo, indispensabile passo verso una rinascita che sembrava non potesse arrivare mai.
"L’intervento – spiega Rfi – prevede la riattivazione con messa in esercizio delle tratte fuori servizio della linea ex Fcu, in particolare Perugia Ponte San Giovanni–Terni e Città di Castello–Sansepolcro. Le lavorazioni consisteranno nella rimozione dell’attuale binario, del pietrisco e degli scambi e nel successivo adeguamento della sede ferroviaria con posa del nuovo binario e dei nuovi scambi. Previste anche attività di manutenzione straordinaria e di adeguamento delle gallerie lungo la linea. Le tratte oggetto dell’appalto hanno un’estensione complessiva di circa 100 chilometri, attraversano i territori delle province di Terni e Perugia, fino a toccare la provincia di Arezzo".
L’annuncio dei 70 milioni europei stanziati per la ex Fcu ha fatto ovviamente scattare la molla in Regione. "La pubblicazione da parte di Rfi del bando di gara per la ex Fcu – dice la Regione – viene accolta con grande soddisfazione dall’assessore alle infrastrutture e trasporti (Enrico Melasecche, ndr). Si compie un ulteriore, decisivo passo in avanti che rende concreta la totale riapertura della dorsale ferroviaria regionale, entro il 2026, secondo il cronoprogramma stabilito. Dopo anni di chiusura e di stallo, verrà restituito agli umbri nella sua interezza e piena fruibilità un asse strategico per i collegamenti ferroviari che sarà completamente rinnovato e adeguato alle attuali normative, parificato definitivamente alle linee ferroviarie nazionali, attraverso importanti interventi infrastrutturali e tecnologici. Verrà riattivata la linea elettrica e si viaggerà fra Terni e Sansepolcro utilizzando gli elettrotreni ’Minuetto’ rimessi in esercizio dalle Officine Manutenzione di Foligno e i moderni elettrotreni ’Pop’, con tempi di percorrenza ridotti".