SILVIA ANGELICI
Cronaca

Evasori fiscali in aeroporto. Sei denunce e soldi sequestrati. Spunta anche un rolex falso

Controlli di Guardia di Finanza e Dogane al san Francesco d’Assisi: stanati 20 furbetti 82 le verifiche sui passeggeri grazie anche al cash-dog. Nel mirino i voli per Tirana e Londra .

Controlli di Guardia di Finanza e Dogane al san Francesco d’Assisi: stanati 20 furbetti 82 le verifiche sui passeggeri grazie anche al cash-dog. Nel mirino i voli per Tirana e Londra .

Controlli di Guardia di Finanza e Dogane al san Francesco d’Assisi: stanati 20 furbetti 82 le verifiche sui passeggeri grazie anche al cash-dog. Nel mirino i voli per Tirana e Londra .

Sei evasori fiscali pronti a decollare da Perugia per Londra e Tirana con il portafogli pieno di soldi. Nell’ultimo semestre, Guardia di finanza e Agenzie delle dogane li hanno stanati all’aeroporto “San Francesco”, anche con l’aiuto dei cash-dog, i cani adedstrati a fiutare la valuta. Si tratta di un produttore cinematografico romano e di cinque imprenditori edili residenti tra Perugia e Arezzo costretti a consegnare seduta stante il denaro contante che avevano con sé, nel primo caso 15mila euro, tanto per cominciare a saldare i conti con lo Stato: il debito tributario deve essere, infatti, superiore a 50mila euro perché, come in questi casi, scatti alla frontiera il sequestro preventivo e la denuncia per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Flussi in aumento di passeggeri allo scalo perugino, ma anche fiumi di soldi portati al seguito: un ammontare complessivo di 670mila euro negli 82 controlli effettuati da militari e funzionari tra gennaio e giugno.

E’ questo il bilancio reso noto da Dogane e Fiamme Gialle, che hanno intensificato i controlli, proprio in ragione dell’aumentato numero di persone in transito da e per l’Umbria. Venti i furbetti trovati in possesso di somme superiori ai diecimila euro consentiti, spesso nascoste nella fodera delle valigie o all’interno degli indumenti. Per fiutare i flussi di denaro sospetti, con un occhio di riguardo alle tratte per Londra e Tirana, la Finanza ha a disposizione anche un “cash dog”, specializzato nella ricerca di valuta, cosi come i più tradizionali cani antidroga lo sono nella ricerca degli stupefacenti. Infallibili al punto che gli spacciatori si tengono alla larga dall’aeroporto: nel periodo preso in considerazione, in quanto a “fumo”, sono state intercettate solo sigarette di contrabbando. Niente arrosto, invece, per l’albanese che ritornava da casa con venti chili di carne di maiale, un quarto dei prodotti stoppati in nome della sicurezza alimentare.

La Guardia di finanza, visto il rapido sviluppo dello scalo ha intensificato la sua presenza e, grazie anche collaborazione dell’Agenzia delle dogane, ha la possibilità di avviare canali di controllo alternativi a quelli tradizionali e registrare interessanti spunti di indagine, perfino nel campo della contraffazione di abiti e orologi. Ne sa qualcosa il viaggiatore, anche lui proveniente da Tirana, che aveva in valigia un Rolex taroccato con tanto di scatola e certificato di garanzia, anche quelli rigorosamente falsi. Il passeggero, interrogato sulla provenienza del Datejust, ha spiegato di averlo acquistato il Albania, paese da cui era appena arrivato, a poco più di 100 euro. Il Rolex, la scatola e tutta la documentazione è stata sequestrata.