Esplosione di Gubbio, omicidio e lesioni dolose tra le accuse agli indagati

Nell'avviso di conclusione indagini per l'incendio nel laboratorio di 'cannabis light' la Procura contesta il dolo eventuale a cinque persone

Il procuratore Raffaele Cantone

Il procuratore Raffaele Cantone

Gubbio (Perugia), 3 maggio 2022 - Omicidio e lesioni con dolo eventuale, e non colpose, sono tra i reati contestati dalla Procura di Perugia nell'avviso di conclusione indagini notificato oggi a cinque persone per l'incendio avvenuto a Gubbio, in località Canne Greche, il 7 maggio 2021, che distrusse un edificio adibito a laboratorio per il trattamento della 'cannabis light', provocando la morte di due dipendenti e il ferimento di altri due, uno dei quali all'epoca minorenne, che riportarono gravi lesioni.

L'avviso di conclusione delle indagini ha raggiunto i responsabili delle due attività che si occupavano delle lavorazioni e uno dei titolari dell'immobile. Il procuratore Raffaele Cantone e il sostituto Gemma Miliani contestano agli indagati anche l'omissione dolosa di cautele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e l' incendio doloso.

image
image

La Procura ha ritenuto quindi configurabile, in relazione alla «particolare gravità dell'attività svolta», il dolo sia pure eventuale piuttosto che la colpa, come si era ipotizzato nella prima fase delle indagini. In pratica quanto già successo per il rogo della ThyssenKrupp a Torino. Nei confronti degli indagati è stata ipotizzata anche la violazione della legge sugli stupefacenti e contestata la detenzione illecita della cannabis e la sua cessione, ritenendo che l'attività di “manipolazione” svolta fosse non consentita e quindi inidonea a considerare il prodotto come cannabis light.