ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Eolico, “sì“ all’inchiesta pubblica. In Consiglio comunale c’è l’unanimità

Foligno, il sindaco Zuccarini: "Questo progetto è incompatibile con il nostro paesaggio". Le ’carte’ al Ministero

Unanimità in Consiglio comunale sulla richiesta di avvio dell’inchiesta pubblica

Unanimità in Consiglio comunale sulla richiesta di avvio dell’inchiesta pubblica

di

Via libera alla richiesta di avvio della procedura di ‘Inchiesta pubblica’ sul progetto del Parco eolico di via Monte Burano. Il Consiglio comunale di Foligno ha deliberato l’ok all’unanimità alla procedura disposta dall’articolo 24 bis del Codice Ambiente, in combinato con l’articolo 24, comma 4. Si tratta di riferimenti normativi per indicare una ampia consultazione del pubblico, che si deve concludere con una decisione motivata, sentito anche il proponente. Il Ministero ora riceverà la richiesta e sarà obbligato ad avviarla e a concluderla poi in 90 giorni, con una relazione. Le forze politiche si sono trovate d’accordo sul giudicare troppo impattante questo progetto, con dieci pale di 200 metri, ricadendo anche nella zona del Parco di Colfiorito. Sfumature diverse sul green e la transizione ecologica. "Per l’amministrazione comunale questo progetto è incompatibile con il nostro paesaggio – ha detto il sindaco Stefano Zuccarini – non siamo contro il green ma contro le follie del green, la decarbonizzazione e i disastri immaginati sui cambiamenti climatici. Queste situazioni sono il frutto dell’eredità delle politiche nazionali del Governo Draghi". Nello specifico del progetto c’è entrata l’architetto Anna Conti. Diego Mattioli (Foligno in Comune) ha evidenziato le lacune tecniche del progetto e la necessità di valutare, laddove il progetto passasse, il ripristino dei luoghi e le ricadute economiche. Giorgio Gammarota (Pd) ha invece accusato il sindaco sui ritardi nel prendere posizioni di questo tipo e ha sollecitato su valutazioni di possibili alternative legate alle energie rinnovabili, così come alla necessità che la Regione individui, come previsto, le aree idonee da quelle non idonee. David Fantauzzi (M5S) ha sollecitato a prendere posizione anche contro altre opere impattanti, "come il metanodotto".

Accuse di ritardi rigettate al mittente dal capogruppo Lega Marco De Felicis. Se Maria Frigeri (Patto) ha presentato un emendamento, poi rigettato, per chiedere partecipazione anche sulla transizione green, da Fdi la capogruppo Valentina Gualdoni ha accettato la sfida del confronto e ha rigettato il progetto "che spacca il nostro paesaggio". Maggioranza e minoranze compatte con gli interventi di Barbara Di Nicola (Fi), Nicola Badiali (Zuccarini sindaco) e Federica Piermarini (Più in alto) e tutti gli altri capigruppo di minoranza. In giornata la giunta dovrebbe riunirsi e approvare un parere, negativo, sul progetto.