I lavori sui gradoni della gradinata e della sud dovrebbero iniziare nel giro di un mese. Entro ottobre, infatti, fanno sapere dall’Assessorato comunale allo Sport, il primo cantiere dovrebbe aprire per cercare di dare una risposta più rapida possibile ai tifosi biancorossi. L’auspicio, infatti, è che la squadra cambi marcia e che di conseguenza anche il tifo riprenda vigore. I segnali di domenica scorso col Gubbio sono stati emblematici. E lo stesso presidente Javier Faroni ha auspicato che l’impianto torni quanto prima ad avere la sua massima capienza.
Temi che sono stati affrontati nell’incontro dello scorso 10 settembre a Palazzo dei Priori tra il nuovo partron del Perugia Calcio e la sindaca, Vittoria Ferdinandi. Con lo stesso Faroni che ha chiesto la possibilità di realizzare anche una foresteria al "Curi" per ospitare i calciatori in arrivo dall’estero.
Di sicuro, dopo l’archiviazione della proposta di Arena Curi Srl, la ristrutturazione dello stadio "Renato Curi" passerà per un’altra strada: si parla di un progetto da circa 10 milioni (compresi i 5 già stanziati) con garanzie legate a crediti sportivi in parte già concessi. E’ prevista anche una copertura parziale dei posti a sedere, in particolare della curva Nord, ma probabilmente anche degli altri settori. I progetti di messa in sicurezza portano la firma dell’architetto Lanfranco Rossi di Archiplan. Intanto ci sono 5,3 milioni per rifare gradinata, curva sud e servizi igienici. Su questo è stata approvata lunedì in Consiglio comunale la variazione di assestamento al bilancio di previsione 2024-2026. Oltre ai fondi in più per strade e mezzi del cantiere, c’erano quattro emendamenti della prima cittadina e uno di questi concerne l’anticipazione al primo anno dell’intervento di rifunzionalizzazione dello stadio Curi di 1,5 milioni di euro attualmente previsto al secondo anno del piano triennale opere pubbliche (quindi 2025) in modo da poter partecipare al bando sport missione Comune 2024 dell’istituto del Credito sportivo. Questo proprio per partire prima possibile.
La Giunta-Ferdinandi dovrà rimboccarsi le maniche e partire con un progetto nuovo per evitare che passino altri dieci anni e si faccia soltanto qualche ritocco allo stadio. "Le due parole sono valorizzazione e riqualificazione dell’impianto - ha detto qualche giorno fa a La Nazione l’assessore allo Sport, Pierluigi Vossi – e vogliamo farlo con qualcuno che si occupa di calcio". E’ evidente il richiamo alla società biancorossa con la quale il Comune sta parlando anche – e non solo – del Nuovo Curi. Senza escludere altre strade o altri partner.